Miriam Martinoli, funzionario amministrativo contabile di elevata qualificazione presso il Comune di Monvalle, è nata 56 anni fa a Cittiglio, ma ha trascorso la maggior parte della sua vita a Orino, dove vivono la madre e le sorelle. La sua carriera nella pubblica amministrazione è iniziata nel 1989, con trent’anni di servizio presso il Comune di Orino e successivamente al Comune di Brebbia. Ha collaborato con numerosi Comuni della Provincia e con il Parco Campo dei Fiori.
Oltre alla sua professione, Martinoli è attivamente coinvolta nel mondo dello sport. È vicepresidente della Società Ciclistica Orinese, un’associazione sportiva di Orino nota a livello nazionale, che accoglie atleti dai 5 ai 16 anni. Inoltre, ricopre il ruolo di vicepresidente del Comitato Provinciale di Varese della Federazione Ciclistica Italiana, è fiduciario del Coni Lombardia e socio del Panathlon Varese.
«Mi sono candidata come sindaco per portare la mia esperienza di 35 anni come funzionario comunale al servizio dei cittadini di Orino – racconta Martinoli – ho deciso di metterci la faccia in questo paese che amo e al quale penso di avere ancora molto da dare, insieme al gruppo che abbiamo costituito. Un gruppo composto principalmente da amici, alcuni dei quali conosco da sempre, mentre altri li ho conosciuti e apprezzati negli ultimi anni».
Riguardo alla prima misura che adotterà in caso di elezione, Martinoli fornisce un quadro dettagliato: «Prima cosa analizzeremo con attenzione la situazione finanziaria, sociale e strutturale del Comune di Orino. Abbiamo le necessarie competenze per occuparci di bilancio, lavori pubblici, servizi sociali ed educativi, biblioteca e rapporti con le associazioni. Intervenire prioritariamente su eventuali situazioni di fragilità, verificare l’andamento dei lavori pubblici in corso e dedicare particolare attenzione alla sicurezza e alla cura del territorio. Sensibilizzare tutti che un paese più controllato, pulito e ordinato è un paese dove si vive meglio».
Un paese con tante vocazioni, ma anche priorità. «Bisognerà compensare con interventi mirati la perdita dei servizi essenziali che negli anni si sono persi in un piccolo paese quale è Orino. Aprire uno sportello di aiuto alle persone anziane e fragili per avere accesso a tutti i servizi indispensabili che devono essere gestiti online con spid e/o cie. Organizzare servizi di supporto per necessità relative ai servizi essenziali, alla spesa e all’acquisto di farmaci. Collaborare attivamente con il Comune di Azzio per la gestione dei servizi scolastici e con i Comuni limitrofi al fine di avere la possibilità di ripristinare i collegamenti che esistevano fino a qualche anno fa con le stazioni ferroviarie vicine».
Non solo, per Martinoli sarà importante «dare la possibilità agli anziani e ai giovani di avere a disposizione uno spazio per organizzare momenti di incontro e di svago. Massima collaborazione con le Associazioni per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi culturali e sportivi. Sostenere le attività economiche presenti sul territorio. Incentivare il volontariato, il Comune di Orino ha necessità dell’aiuto di tutti per crescere e migliorare. Prestare la massima attenzione alla tenuta e tutela degli animali da compagnia e alle colonie feline presenti sul territorio sostenendo attivamente i volontari che quotidianamente se ne occupano».
Su com’è la campagna elettorale a Orino e quale sia il clima percepito tra la popolazione, invece, Martinoli risponde: «Siamo partiti da subito con un gruppo coeso e con idee chiare e precise. Abbiamo voluto incontrare le persone di Orino negli esercizi pubblici, parlando di noi, del nostro programma e rispondendo alle domande dei concittadini. Abbiamo scelto di farci rappresentare da vasetti di fiori rosa (il colore della nostra lista) perché è più bello dirlo con un fiore e lo abbiamo regalato a chi ha scelto di venire ad ascoltarci, chiedendo loro di metterlo su un davanzale, su un muretto, su un balcone, in un posto visibile perché il rosa è un colore particolarmente emozionale. Riesce ad influenzare positivamente lo stato d’animo, trasmettendo gentilezza, protezione e tranquillità. Il colore rosa è anche simbolo di femminilità, affetto e giovinezza».
Ed è un paese tranquillo, «a misura di ogni cittadino indipendentemente dall’età» quello che si immagina tra cinque anni Martinoli, «dove sarà bello vivere, crescere e invecchiare sapendo di trovare uno spazio dove incontrarsi, passare del tempo insieme e trovare supporto e servizi dedicati ai giovani e ai meno giovani. Un paese sicuro, pulito, ordinato e perché no “fiorito”. Un paese da vivere e da visitare».
Infine, quando le si chiede se teme l’astensionismo, risponde: «Un po’ di astensionismo è fisiologico, invito comunque tutti i residenti che desiderano avere strade e sentieri più curati e in ordine, servizi più efficienti, una comunità più viva e associazioni più sostenute, ad andare a votare per chiedere tutto questo con il loro voto e la loro partecipazione. A Orino sono presenti due liste con idee e programmi diversi. Spero che chi otterrà la maggioranza del consenso e della fiducia degli Orinesi saprà metterla a frutto al meglio per il bene della nostra comunità e del nostro bellissimo paese».