È Cavaliere della Repubblica di nomina abbastanza recente, “servitore pubblico” per anni sindaco e pubblico amministratore: classe 1949, sposato, due figlie, consulente aziendale, laurea in scienze politiche, appassionato di storia, Giorgio Piccolo si propone alle elezioni dell’8 e 9 giugno con “Lista Civica per Cuveglio”. La “carta d’identità” amministrativa del candidato è poliedrica e sopazia in diversi campi: consigliere comunale a Cuveglio e Masciago Primo, assessore di Comunità Montana della Valcuvia, vicesindaco di Cuveglio, sindaco di Cuveglio per 10 anni, Presidente della Comunità Montana Valli del Verbano, componente del Consiglio di gestione dell’Ente Parco Regionale Campo dei Fiori.

Giorgio Piccolo: perché si ricandida, e in che modo ha composto la sua squadra?
«Mi sono candidato su richiesta di parte della popolazione, e con il desiderio di impegnarmi nel sociale ed a difesa del territorio e per riportare Cuveglio ad avere un ruolo territorialmente determinante. La squadra, che è civica nella sua composizione e sostanza, è stata scelta a seguito di una serie di incontri conoscitivi puntando sulla voglia personale di impegnarsi, sulla capacità di fare squadra e sulla competenza, oltre che sui giovani che sono fondamentali nella prospettiva del futuro di Cuveglio.

I progetti a budget zero per il paese
«Fin da subito mi occuperò della valorizzazione e del decoro delle frazioni, mi occuperò delle tematiche sociali per fare emergere le situazioni di criticità sommerse e mi impegnerò per coinvolgere le forze giovanili ed anziane, usando tutta la dovuta attenzione alle fasce piu deboli della popolazione».

Cosa propone a medio e lungo termine?
«Vorrei investire sulle strutture sportive, riqualificando quelle esistenti e realizzando una nuova palestra, sui progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili, oltre che sulla viabilità e sulle aree da adibire a parcheggi e su attività ed eventi culturali».

Quale messaggio agli elettori perché la votino?
«Intendo chiedere la fiducia agli elettori in base alla mia attività di amministratore pubblico ed alla bontà delle proposte programmatiche e sulla volontà e competenza dei componenti della squadra che hanno dimostrato di essere, capaci, sensibili e determinati».