I commercianti di Gavirate vogliono contare di più. In sala Mura ieri sera, mercoledì 15 maggio, il fiduciario Ascom Luca Riccardi ha radunato i candidati sindaco e i negozianti del centro storico, delle frazioni e del lungolago per un confronto sui programmi delle liste ma soprattutto per costituire un comitato che riprenda a dialogare con la futura amministrazione.

In sala molti candidati e alcuni esercenti che hanno ascoltato, innanzitutto, la lettera inviata da Ascom a tutti i candidati sindaci: « Vanno al voto 42 dei 70 comuni dove siamo presenti – ha spiegato Paolo Dettoni di Confcommercio Ascom – e abbiamo indicato alcune priorità. Nell’elenco abbiamo inserito il decoro urbano, i parcheggi, l’accessibilità al centro storico, la sicurezza e l’ordine pubblico, la fiscalità comunale, il piano del governo del territorio. Sono problemi trasversali, alcuni sentiti di più in un comune e meno in altri, ma è un elencoi che mira a sostenere il commercio di prossimità e la fruibilità di strade e piazze».

Assente Massimo Parola che ha ritenuto le modalità di gestione della serata poco eque e imparziali, i due candidati Simone Foti di “Gavirate s’è desta” e Gianni Lucchina di “Vivere Gavirate” hanno accolto con favore la lettera di Acom condividendo gran parte delle segnalazioni fatte.

Simone Foti ha sottolineato il ruolo fondamentale dei commercianti che sono un interlocutore naturale di ogni amministrazione: « Sapere che da anni non ci sia un confronto diretto mi lascia molto perplesso. Alcune richieste che avanzate sono assolutamente condivisibili, altre sono meno urgenti per la città di Gavirate. Penso ai parcheggi che devono garantire un turn over, quindi è corretto prevedere un costo per la sosta magari assicurando che i proventi siano investiti per il decoro urbano. Nemmeno la viabilità è un punto critico dato che c’è un’area pedonalizzata. Sulla sicurezza ritengo che a Gavirate non ci sia una criticità, piuttosto occorre aumentare il livello di percezione dei cittadini evidenziando il lavoro fatto per mantenere l’ordine pubblico».

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Il candidato di Gavirate s’è Desta ha poi affrontato i punti di forza del suo programma che davvero incontrano le aspettative dei negozianti: « La vocazione turistica e sportiva deve essere al centro delle nostre politiche. Il nostro territorio ha peculiarità uniche che vanno sfruttate nell’interesse della città, a partire dai commercianti. Sul PGT credo che il territorio gaviratese sia stato ipersfruttato e non ci siano più aree di sviluppo ulteriore ma tanto si potrebbe fare sull’aspetto architettonico. Quando ero vicesindaco intercettammo bandi per avviare un restyling delle facciate che portò buoni risultati. D’intesa con il Distretto dei 2 Laghi si potrebbe lavorare per individuare bandi che convogliono risorse importanti per stimolare il miglioramento ulteriore del centro».

Gianni Lucchina di Vivere Gavirate ha sottolineato il valore del commercio di prossimità per la vita di una comunità: « I negozianti sono i veri fruitori delle piazze e delle vie, molto già dei residenti. Trascorrono gran parte della giornata e sono i migliori suggeritori per avviare politiche di miglioramento in armonia con il contesto». La riflessione è collegata soprattutto all’esperienza del centro commerciale sorto lungo la Provinciale dove non esiste una gestione integrata con le aspettative dei residenti tra traffico eccessivo, sporcizia e rumori: « Alla fine i centri commerciali sono strutture che hanno ricostruito i centri storici con le piazze centrali. Dobbiamo invertire questa tendenza e riportare la gente nel centro, garantendo servizi in modo armonico con le aspettative dei cittadini». Una riflessione che si lega anche alla recente chiusura amministrativa di un locale in piazza Matteotti : « Una decisione che si sarebbe dovuta evitare agendo preventivamente in modo più incisivo». Il riferimento è soprattutto all’utilizzo degli agenti di polizia locale: « che potrebbero essere sottratti agli impegni fuori dalle scuole per far attraversare bambini. Quel compito si potrebbe affidare a dei volontari e recuperare servizi su altri fronti più delicati». Un tema, quello dell’impiego della polizia locale, affrontato nel programma da Simone Foti. 

L’assenza di Parola e le sue ragioni sono state commentate da Luca Riccardi che si è detto stupito per la reazione del vicesindaco: « Era tutto concordato poi, alle 21 della sera precedente, è arrivato il comunicato stampa di Parola. Io ho organizzato tutto in modo informale, perchè il mio intento non era politico ma solo di categoria, per costruire un comitato che ritorni ad avere un’interlocuzione con la futura amministrazione».

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Meno sorpreso di essere stato tirato in ballo il presidente del Distretto dei 2 Laghi Marco Bioli i cui i rapportino l’attuale maggioranza si sono da tempo raffreddati: « Non comprendo la decisione del candidato sindaco Parola di non essere presente alla riunione di stasera, conosco il referente locale di Ascom  Luca Riccardi, e so che persona sia, sempre disponibile ed animato  da buoni propositi. Come rappresentante dei commercianti voleva porre all’attenzione dei candidati i temi che stanno a cuore ai commercianti. La mia presenza questa sera è legata all’incarico che ricopro Presidente di Distretto del COMMERCIO (Distretto due laghi). Non credo i sia bisogno di spiegazioni, il solo fatto che personalmente non appoggi la lista Parola mi sembra non sufficiente per non essere presente…io rappresento il distretto del COMMERCIO»