Sono aperti da oggi gli sportelli per la presentazione e ufficializzazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni amministrative di giugno. Il termine per le presentazioni, e dunque il momento dal quale la campagna elettorale potrà dirsi inizialmente iniziata, è fissato per il mezzogiorno di sabato 11 maggio (Nello speciale elettorale di Varesenews trovate tutti i candidati alle prossime elezioni) .
Sono 77 i comuni che quest’anno vanno ad elezioni, di questi tre sono oltre i 15 mila abitanti (dunque con possibilità di ballottaggio e senza il terzo mandato); 19 comuni sono compresi tra i 5 e i 15mila abitanti e 55 comuni sono sotto i 5mila abitanti. I tre comuni più grossi sono Malnate, Tradate e Samarate (GUARDA TUTTE LE LISTE).
È una tornata corposa quella che interesserà gli elettori il prossimo 8 e 9 giugno perché saranno chiamati a rinnovare sindaci e consiglieri di comuni che complessivamente riguardano oltre 321mila cittadini, più di un terzo dell’intera popolazione provinciale.
Tanti giochi, quasi tutti, sono ormai fatti. In un modo o nell’altro sono 140 i candidati sindaco fino ad oggi “usciti allo scoperto”, altri lo faranno da qui a sabato (GUARDA TUTTI CANDIDATI SINDACO).
In un modo o nell’altro sono 143 i candidati sindaco fino ad oggi “usciti allo scoperto”. Un primo dato ad emergere è purtroppo una costante della rappresentanza politica: ci sono poche donne. Su 143 candidati sindaci attualmente noti gli uomini sono 115 (ovvero l’81%) e le donne 28 (ovvero il 19%).
Scavando in queste, poche, candidature al femminile si scoprono però alcune curiosità: a Sesto Calende, ad esempio, Betta Giordani parteciperà alle elezioni con la lista Sesto Futura e sarà la prima donna candidata nella storia della città. Sfiderà Mario Boatto della coalizione di centrodestra Siamo Sestesi.
Si distinguono per “quote rosa” le sfide elettorali di Malnate e Viggiù. A Malnate ci sono tre donne in lizza e un solo uomo. Sono la sindaca uscente Irene Bellifemine, la candidata del Pd Nadia Cannito e Paola Cassina, che ha lasciato la Lega per provare la corsa da civica. Sandro Damiani è invece il candidato supportato dai partiti della coalizione di centrodestra.
Sfida quasi interamente al femminile anche a Viggiù, dove su quattro candidati alla carica di sindaco tre sono donne. A contendersi i voti dei viggiutesi il sindaco uscente Emanuela Quintiglio, pronta per il secondo mandato con la nuova lista civica “Viviamo Viggiù”; la new entry Elena Crestani con “Insieme si può” e l’ex sindaco Sandy Cane che dopo aver amministrato il paese dal 2009 al 2014 con il simbolo della Lega, oggi torna in campo con una lista civica, “La nuova rinascita per tutti”.