Si avvicinano le elezioni e a sei giorni dall’avvio del periodo elettorale vero e proprio a Samarate vengono consegnate le benemerenze civiche del 2022 e 2023. Un “ritardo” che ha innescato le polemiche.
«Si dimenticano per mesi salvo poi darle all’ultimo momento» dice (anonimo) uno dei protagonisti della cerimonia.
Luca Macchi – candidato di Samarate al Centro – aveva un po’ profetizzato che sarebbe andata così: «Spero davvero che in questo ultimo mese, a distanza di tre anni, a qualcuno non venga in mente di organizzare la giornata dell’assegnazione» aveva scritto il 30 aprile su Sei di Samarate se.
«Dopo tre anni ricordarsi ad un mese dalle elezioni di chi si è reso disponibile lo troverei davvero offensivo»
“Lottizzazione” delle benemerenze?
Analogo rilievo sul “ritardo” è stato fatto da Eliseo Sanfelice, l’amministratore di Bacheca Civica Samarate, che ha criticato anche la “lottizzazione” – per così dire – delle onorificenze: «E poi consegnano la benemerenza alla consigliera Pierina Premerano, ad Alessio Sozzi candidato sindaco e a Rama Ottini candidata come consigliera, quindi tutti e tre con foto di rito, passaggi giornalisti e sui social».
«Non era il momento, anche per le persone che la ricevono» dice dal canto suo Alessandro Cenci, candidato di Samarate Insieme. «Chi viene premiato non avrebbe dovuto accettarlo ora. Si poteva farlo con il nuovo consiglio comunale».
Cenci richiama un altro aspetto, la scelta di alcuni singoli a rappresentare gruppi più ampi: «Si doveva premiare un gruppo, non singole persone». Il riferimento è ad esempio all’esperienza di Sos Scuola, in cui Cenci era coinvolto e che aveva visto il contributo anche di diversi commercianti.
Sempre sulla Bacheca Civica c’è stato anche uno scambio polemico tra Tiziano Zocchi (Pd) e Valentino Celotto (Lega), sulla pubblicazione dei nomi dei premiati, quelli che appaiono nella delibera di giunta, a cui se ne sono aggiunti altri d’iniziativa del sindaco.
La replica del sindaco
Il sindaco Enrico Puricelli nega l’uso elettorale e, indirettamente, si prende la responsabilità della scelta: «Questa giornata importante era già prevista all’8 dicembre, ma io non stavo bene, poi è stato rinviato ancora dal periodo natalizio. E poi ancora al 6 gennaio ero ricoverato in ospedale ed è saltato ancora, nonostante l’impegno del vicesindaco Alampi».
Il punto, rispetto ai rinvii, è uno. «Ci tenevo a farlo io, potrebbe essere l’ultima volta, per motivi di salute o perché non sarò confermato» dice Puricelli, che ha parlato pubblicamente del tumore che lo ha colpito e della chemioterapia in corso. «A ben vedere anche domani non starò benissimo, visto che ho fatto la chemio. E comunque vado persino a premiare un altro candidato sindaco», conclude.