A Samarate la trattativa per definire le candidature del centrodestra per le prossime amministrative è ancora aperta. In linea teorica la ricandidatura del sindaco uscente doveva essere un passaggio relativamente scontato, ma in realtà a più di un mese dalla disponibilità di Enrico Puricelli a fare un secondo mandato la trattativa tra le diverse componenti è ancora in svolgimento. E le singole forze si stanno anche muovendo in autonomia.
«Formalmente Samarate non è chiusa» ha detto venerdì mattina il segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Andrea Pellicini. E se «solitamente nel centrodestra c’è la regola per cui i sindaci uscenti si ricandidano», FdI si aspetta però un pieno riconoscimento del proprio ruolo: «La nostra formazione è cresciuta molto a Samarate, quindi c’è ancora spazio per parlarne».
Ancora una mezza frenata, dopo che anche il livello locale aveva parlato di «fuga in avanti» della Lega, quando aveva dato un po’ per chiusa la partita e per certa la ricandidatura di Puricelli. Ora: l’opzione Puricelli – lo conferma il passaggio esplicito fatto dal segretario FdI Pellicini – è certamente la più percorribile, ma bisogna vedere come si definiranno gli equilibri interni, in un quadro in cui un po’ tutti sembrano evocare una certa discontinuità, rispetto ai cinque anni passati (c’è chi lo fa apertamente, come il commissario locale di FdI Carbone e chi più sotto traccia).
La composizione non è facile: ci sono correnti diverse dentro la Lega, è andata in pezzi la “lista del sindaco” , che sarebbe dovuta essere la sua roccaforte di fedelissimi e invece è finita balcanizzata dagli scontri personali e dalle legittime aspirazioni di chi, man mano, è passato nei partiti. C’è anche Vito Monti, “battitore libero” della destra che potrebbe persino essere tentato da una corsa a sindaco in solitaria, per far valere il suo peso.
C’è anche il progetto – ancora da concretizzare, va detto – di un’aggregazione centrista che potrebbe portar via voti al centrodestra.
Samarate nel quadro provinciale del centrodestra
Poi c’è il quadro provinciale, dove FdI vuole contare e in cui Lega e Forza Italia cercano di difendere le posizioni. Fin qui FdI ha incassato qualcosa (ad esempio a Carnago, dove ha tenuto in mano ), a Malnate potrebbe spuntare il candidato sindaco con Sandro Damiani (ma non è certo), ma nel Gallaratese non ha fin qui avuto molto spazio.
A Cardano, ad esempio, ha fatto un passo indietro, convergendo sul nome di Giacomo Iametti di Forza Italia. «Ringrazio Salvatore Marino perché a Cardano al Campo ha fatto una scelta saggia, una scelta per la coalizione. Spesso è considerato uomo di rottura ma in questo caso ha fatto importante scelta». A Cardano l’accordo è sicuramente più ampio, ma pubblicamente si è chiarito soprattutto che FdI avrà il vicesindaco. È uno schema applicabile anche a Samarate? O FdI dovrà portare a casa di più?
Campagna elettorale al via?
Resta significativo che, mentre si attende il nome del candidato sindaco e della coalizione, i singoli partiti sembrano sempre più ai blocchi di partenza, più o meno direttamente. Qualche riunione è ancora attesa settimana prossima. Ma ad esempio la stessa FdI darà il via alla sua campagna con un primo flash mob per la sicurezza e per dire «No al disagio giovanile», momento previsto per domenica mattina.