Il circolo del Partito Democratico di Gavirate ha scelto di sostenere Gianni Lucchina come candidato sindaco all prossime consultazioni amministrative. La votazione è avvenuta nel corso dell’assemblea del circolo che si è tenuta ieri sera, 1 febbraio.

Con 28 voti favore, due contrari e un astenuto, il circolo ha deciso di partecipare ai lavori dell’officina del programma, da cui , come annunciato dal candidato sindaco di Vivere Gavirate, uscianno le linee programmatiche e la lista dei candidati.

« Un progetto che meglio si rispecchia con i nostri obbiettivi, quindi: discontinuità e rinnovamento – fa sapere il Circolo del PD –  Crediamo fermamente nella creazione di una proposta politica concreta, coerente ed efficace, sarà costante e costruttivo il nostro apporto all’interno di questo viaggio. Tale scelta aiuta e consente di riassegnare centralità al nostro partito e, le nostre idee potranno sicuramente essere accolte e condivise, l’assemblea ha scelto la concretezza e la coerenza, siamo sicuri che tutte le Democratiche e i Democratici sapranno offrire il loro contributo in maniera massiccia per il bene del nostro comune e della prossima amministrazione».

Il segretario Pierluigi Lucchina, figlio del candidato sindaco, commenta: «Sono molto contento del risultato ottenuto e soddisfatto della straordinaria partecipazione che per la seconda volta in poco più di due mesi ha coinvolto il 70% degli iscritti, a riprova del lavoro e dell’impegno del direttivo da me guidato, che ha saputo sviluppare in questi pochi mesi di lavoro. Un dibattito serio e approfondito, smentendo di fatto tutte le voci di corridoio che davano il nostro partito diviso. Viceversa, questo risultato unitario ci incoraggia e impegna tutte e tutti a centrare l’obbiettivo, oggi a portata di mano, vincere le prossime elezioni amministrative con la lista “Vivere Gavirate”».

L’uscita ufficiale del circolo di Gavirate non menziona l’attuale capogruppo in consiglio di “Viva Gavirate” Selvino Beccari, candidato sindaco alle precedente consultazioni sostenuto proprio dal PD né, tantomeno, Roberto Zocchi anche lui eletto nella stessa lista civica che per 5 anni ha lavorato in consiglio. Un taglio netto con il passato o una naturale evoluzione?