Il capogruppo del partito all’opposizione di Viva Gavirate Selvino Beccari annuncia di non ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative. In una lunga riflessione fa un bilancio del suo mandato e si esprime sull’importanza dell’impegno civico, al servizio della collettività e libero da preconcetti ideologici.


Intervengo nel confronto che si sta accendendo, approssimandosi le amministrative, per rispondere formalmente alla domanda, che mi è stata rivolta, e cioè se intenda ricandidarmi. No.

Ho assunto questa decisione benché l’esperienza dai banchi dell’opposizione sia  stata in fine costruttiva; in particolare   dopo un primo periodo di incomprensione e anche di scontro con l’attuale maggioranza, è andata via via a costruirsi una relazione dialettica assolutamente positiva di confronto sincero e aperto  sulle varie e complesse problematiche della nostra collettività.

Ho potuto constatare che l’ impegno profuso rispetto alle innumerevoli vicende, che amministrare una città comporta, è stato straordinario; consentitemi tra tutti di citare il Vice Sindaco Massimo Parola che si è speso personalmente ed incessantemente ogni qual volta fosse  richiesta la intelligente presenza dell’Amministrazione. Sempre senza riserve con una logica che ha fatto del civismo la via maestra. Non beghe di partito o peggio ancora di componenti dello stesso partito di cui veramente non c’è nessun bisogno  e che al massimo possono far amaramente sorridere, ma l’idea che la comunità di Gavirate sia una realtà che merita attenzione senza filtri ideologici peraltro frusti.

Non possiamo seriamente pensare di riproporre nella nostra piccola ma vigorosa comunità gli schemi e le posizioni delle forze politiche che spesso, troppo spesso nel loro ottuso confronto,  frenano lo sviluppo della società civile nel nostro Paese. Non intendo assumere che valori espressi dalle diverse forze politiche nel secolo passato siano oggi prive di senso, ma, fermamente, che la divisione ideologica e preconcetta, il richiamo della foresta a questa o a quella forza politica, di destra o di sinistra, a questa o a quella leader,  non aiuterebbe la crescita  della nostra comunità.

Io non posso che guardare a chi ha operato nel concreto in questi anni senza mai sottrarsi di fronte al bisogno. Si poteva fare di più?  Ma certo che si, sempre e per principio su ogni cosa sarebbe  possibile per antonomasia   fare di meglio.  Ma il peggior nemico del bene è il meglio; ed il bene da questa amministrazione, dalla Sindaca Silvana Alberio, da tanti assessori  ed in primis ripeto dal suo alfiere Massimo Parola, è stato cercato e spesso ottenuto. Assumere il contrario  può essere frutto solo del pregiudizio e non della consapevolezza delle innumerevoli e complesse problematiche amministrative. A tacere dell’assunzione di responsabilità in ogni sede e di cui gli amministratori si sono personalmente fatti carico.

Infine, mi sono chiesto se una lista civica, veramente civica senza diretti riferimenti politici, fosse un minus rispetto ad una lista direttamente riconducibile ad uno schieramento politico. La mia risposta è convintamente no:   una lista civica, realmente civica, libera da schemi ideologici, che non debba rispondere ad altri se non alla propria comunità, che non sia un trampolino per altri più ambiti incarichi, che parta dal reale e dai bisogni della collettività meglio risponde alla domanda di buona amministrazione. Liberiamoci dalla crosta  ideologica del passato che non ci consente di vedere con lucidità il presente nella sua propria articolazione in un moto inarrestabile. La postura che meriterebbe maggiore attenzione e consapevolezza  è quella verso il mondo alle porte di casa con il suo portato di distruzione e guerre.

Non cadiamo nel risibile comportamento di riproporre alla nostra comunità gaviratese gli stereotipi della politica nazionale. Spero di non dover leggere acqua calda,  banalità di un  contratto con i gaviratesi,   del politicamente corretto…
Solo un rigo sul presunto appoggio che avrei assertivamente ricevuto  dal PD nelle passate consultazioni: io ho avvertito solo palpabile fastidio per la posizione radicalmente riformista che esprimevo  e non massimalista come i più, legati al passato ucciso dalla storia avrebbero gradito e che imperterriti perseverano ad agognare.
Ps io non sono un moderato, ma un estremista….di centro.
Selvino Beccari
VivaGavirate!