Simone Foti si candida a sindaco di Gavirate. Lo fa con una lettera in cui riepiloga il suo impegno di 25 anni per la comunità, senza svelare squadra e programmi che arriveranno in un secondo momento.

Nell’annunciare il suo impegno parte dall’esordio: «Ho un ricordo molto nitido quando, proprio in questo periodo dell’anno, venticinque anni fa la politica mi portò a Gavirate per organizzare una lista di Alleanza Nazionale per le imminenti elezioni amministrative del 1999. Con alcuni amici e un po’ di sana incoscienza, dettata anche dalla giovane età e intraprendenza, ci portò al risultato della mia elezione in seno al consiglio comunale. Da allora il mio impegno politico/amministrativo e sociale, nella comunità gaviratese, e non solo, è stato costante: in alcuni periodi si è sovrapposto e in altri alternato, come ad esempio  i sette anni da presidente della Croce Rossa del comitato del Medio Verbano».

Quel legame iniziato nel 1999 è alla base della sua decisione di presentarsi con una lista di centro destra alle prossime elezioni amministrative dell’8/9 giugno.

Nella lettera parla di sostegno e di critiche, replica a quanti ritengono che sia un limite il “non essere nato a Gavirate”  sottolineando che l’amministrazione della cosa pubblica richieda comprovate capacità professionali, esperienza amministrativa, conoscenza e rispetto del territorio in cui vive.

Si presenterà con una lista politica ( Fratelli d’Italia e Lega) perchè dice di non credere nelle liste civiche: « Civismo per me fa rima con personalismo, guardo con molta diffidenza alle liste civiche perché spesso i partiti sono presenti ma non si palesano in campagna elettorale al fine di allargare il più possibile la platea del proprio consenso.  Tutto ciò a mio avviso rappresenta una mancanza di trasparenza e rispetto nei confronti degli elettori».

Foti sottolinea il ruolo di Giorgia Meloni nel rilancio della politica, intesa come contenitore di idee e confronto: « In questi mesi abbiamo proposto una serie di incontri/visite con rappresentanti del governo nazionale e regionale, toccando alcuni settori strategici del nostro tessuto sociale come l’istruzione, la cultura e lo sport. Essi presentano delle criticità e inevitabilmente saranno oggetto di nuove proposte».

A marzo ci sarà una serie di incontri con le associazioni del territorio e i cittadini per definire il programma amministrativo per il prossimo quinquennio.