Cardano al Campo va al voto, il centrodestra rimane orfano del sindaco (che rinuncia a ricandidarsi) e ci sono un po’ di screzi su quale strada intraprendere.
Due settimane fa, nel fare il punto sui maggiori Comuni al voto, avevamo scritto della possibile candidatura di Giacomo Iametti, di Forza Italia, già candidato sindaco del centrodestra nel 2014. Resta un nome valido, ma va registrato che c’è un certo malcontento che serpeggia, tra i partiti conservatori e anche dentro la Lega locale. Per questo la palla ora passa al livello provinciale, dove la scelta su Cardano viene inserita nell’ambito delle trattative di coalizione.
Fratelli d’Italia si fa avanti
A livello locale Fratelli d’Italia non ha nascosto i dubbi su Iametti. «Il candidato sindaco è nostro», aveva detto settimana scorsa Salvatore Marino, delegato dal segretario provinciale Pellicini. «Noi abbiamo una nostra proposta» ribadisce oggi.
Nello specifico Fratelli d’Italia sarebbe pronta a spendere come alternativa il nome di Meri Suriano, che negli anni scorsi si è occupata di Commercio, Attività produttive, Pari opportunità, Istruzione, Ambiente, Ecologia. Insomma di materie – a partire dal commercio e dall’istruzione – che danno una buona visibilità e che potrebbero costituire una base per una corsa da sindaco.
Perché non Iametti?
La Lega sul nome di Giacomo Iametti non ha fatto certo le barricate. Il partito ha visto il suo sindaco in carica, Maurizio Colombo, fare un passo indietro, forse su Cardano non può tirare troppo la corda. Iametti nel 2014 aveva ottenuto un buon risultato: non aveva vinto, certo, ma aveva portato a casa il 29,5% dei voti, solo tre per cento in meno del sindaco eletto Bellora, in un quadro molto frammentato, con cinque candidati (qui i dati delle precedenti elezioni).
E allora perché sul suo nome non mancano resistenze anche dentro la Lega cardanese?
Per una ragione: Iametti è stato sì candidato sindaco nel 2014 ma cinque anni fa, nel 2019, si è candidato che consigliere nella lista di Sergio Biganzoli, il manager che aveva messo insieme un fronte civico e centrista che aveva messo d’accordo Forza Italia (tra i candidati anche Patrizio Strino e Milena Melato) e il Pd guidato da Vincenzo Proto. Oltre al nucleo dei “Popolari” e di Cardanoincomune.
Ed è questo che – politicamente, s’intende, – non viene perdonato da FdI, alcuni leghisti e altri esponenti del centrodestra: Iametti è stato in lista con quelli del Pd, per dirla in modo franco.
Certo, c’è un’altra parte che invece lo considera un candidato spendibile, seppur su una “piazza difficile”.
Partita interessante
Lo stesso segretario provinciale leghista Cassani sarebbe disponibile alla soluzione, sapendo anche che l’amministrazione uscente non ha brillato e che si arriva al voto con un sindaco che non si ricandida (in politica locale è spesso scelta foriera di problemi).
Attenzione però: l’occasione della conferma a Cardano – in passato per vent’anni roccaforte del centrosinistra – è occasione ghiotta. E dall’altra parte bisogna vedere se rientrerà la divisione tra i centristi e il Pd da un lato e la sinistra di Cardano È dall’altra. Le trattative sono in corso da mesi.