È Nadia Cannito il nuovo sindaco di Malnate. Il ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno ha premiato l’assessore al bilancio uscente, supportato dal Partito Democratico e da tre liste civiche.

Al secondo turno la neosindaca – che erediterà la fascia di Irene Bellifemine – ha infatti superato per 233 schede l’avversario Sandro Damiani, primo cittadino dal 2007 al 2010.

Due settimane fa, nel voto concomitante con quello delle elezioni europee, l’avvocato candidato del centrodestra si era posizionato avanti a tutti e quattro i candidati grazie 2382 preferenze (31.38%) ottenute insieme alle forze di centrodestra Fratelli d’Italia Malnate, Malnate Ideale, Lega Malnate, Forza Italia Malnate, circa 300 voti in più di Cannito, che invece era rientra al ballottaggio con 2100 voti, pari al 27,65%, accedendo dunque al ballottaggio vinto poi nel pomeriggio di oggi lunedì 24 giugno.

Al secondo turno, dove si è registrata un’affleunza del 38,41%, Cannito ha ribaltato il voto dell’8 e 9 giugno, conquistando la maggior parte dei 14 seggi di Malnate e aggiudicandosi complessivamente 2710 voti, il 52,25%, contro i 2477 di Damiani, ovvero il 47,75%.

CANNITO: “GIOIA IMMENSA, LA MIA MANO È TESA NEI CONFRONTI DI TUTTI”

 

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«Una vittoria che dà davvero tanta gioia» queste le prime parole di Cannito all’ingresso delle scuole Battisti, dove la sua squadra e i sostenitori hanno fatto partire una festa per la vittoria delle elezioni: «È stato fatto un lavoro incredibile. Non era facile, è stata una campagna elettorale in salita, abbiamo lavorato tantissimo. Credo che i cittadini abbiano compreso questo enorme lavoro e grande progetto per Malnate. Adesso cercherò di lavorare per avere il maggior consenso, intendo dire cercare di stemperare quanto uscito in campagna elettorale. Credo che Malnate meriti un lavoro di squadra importante, anche rispetto alle minoranze. La mano tesa è a tutte le parti, anche anche chi al secondo turno ha deciso di votare per me».

«Grazie a tutti i cittadini che hanno voluto dimostrare di voler cambiare il paese – così Damiani dopo la sconfitta, così analizzata: Purtroppo al ballottaggio c’è stata una bassa affluenza e questo ha determinato un piccolo scarto rispetto al Pd. Il risultato denota una spaccatura tra i cittadini, e anche la dimostrazione della volontà di cambiare. I voti della concorrenza sono stati superiori, non di tanto, ma superiori. Di questo dobbiamo prendere atto e fare i complimenti a chi è riuscito arrivare al risultato».