Un voto per cambiare e rilanciare Samarate: è quello che chiede il Pd di Samarate al ballottaggio tra Alessandro Ferrazzi ed Enrico Puricelli.
«Nessuno ha la bacchetta magica, e nessuno immagina che in pochi mesi tutto riparta e si torni all’ età dell’oro: certamente, però, con Alessandro Ferrazzi e le persone che lo supportano ci sarà un nuovo modo di amministrare, e verrà fermato il degrado che da troppi anni si è diffuso nella nostra città» dice Sergio Broglia, segretario dem.

È forse l’ultimo intervento della coalizione prima del voto del secondo turno, al termine di una settimana piuttosto movimentata, con un confronto duro tra i due schieramenti (mentre, paradossalmente, i due candidati sindaci si rinnovano rispetto reciproco).

Il Pd rivendica un percorso avviato già lo scorso anno «cercando appunto le convergenze possibili con le formazioni che a loro volta hanno voluto esprimere dei programmi elettorali e delle posizioni tendenti a superare anni di immobilismo e di amministrazione al ribasso».

«Ciò che ha prevalso non è stato l’inseguimento del successo ad ogni costo, né la volontà di umiliare chi ha amministrato finora la cosa pubblica, sebbene il nostro giudizio sui risultati degli ultimi anni sia estremamente negativo».

Di seguito l’intervento completo

 

ALLA FINE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE SAMARATESE: RIPARTIAMO, INSIEME

Indubbiamente questa è stata una campagna elettorale strana, direi a due facce.
La prima fase, fino cioè al primo turno di due settimane fa, mi sembra sia rimasta nei limiti della correttezza, senza l’utilizzo di toni esasperati.
Dal primo turno ad oggi, invece, soprattutto dopo l’ufficializzazione di un ampio accordo a sostegno di Alessandro Ferrazzi, abbiamo visto un inasprimento delle parole e degli argomenti utilizzati dalle Destre unite.

Destre unite che si sono dovute rendere conto di non poter contare sulla maggioranza dei consensi dei Samaratesi, e che hanno quindi svelato il loro vero volto: hanno iniziato a descriverci come dei nemici pericolosi, hanno usato il registro dell’irrisione e della delegittimazione, con delle punte di volgarità, ci hanno indicati come bersagli da colpire, e hanno coinvolto in questi attacchi anche le formazioni che legittimamente hanno valutato necessario un apparentamento a sostegno di Alessandro Ferrazzi, per dare una speranza di un governo migliore alla città.

Dico in modo chiaro che al sottoscritto, e a tutto il Partito Democratico, questo atteggiamento “di bassa lega” non stupisce e non fa paura, e del resto a tutto ciò non abbiamo risposto con delle modalità analoghe.
Noi abbiamo lavorato, da circa un anno a questa parte, per cercare di costruire prima una coalizione solida a sostegno di Alessandro Ferrazzi, e dopo i risultati del primo turno per ampliare questa coalizione, cercando appunto le convergenze possibili con le formazioni che a loro volta hanno voluto esprimere dei programmi elettorali e delle posizioni tendenti a superare anni di immobilismo e di amministrazione al ribasso.

Certo, tutto ciò ha necessitato la capacità di guardare la situazione con occhi diversi e con la mente aperta a comprendere ciò che i Samaratesi hanno voluto esprimere con il voto del primo turno: e ciò che ha prevalso non è stato l’inseguimento del successo ad ogni costo, né la volontà di umiliare chi ha amministrato finora la cosa pubblica, sebbene il nostro giudizio sui risultati degli ultimi anni sia estremamente negativo.

E a proposito di programmi, credo che dai nostri semplici volantini con cui abbiamo raggiunto tutte le case durante la campagna elettorale risulti ben chiaro ciò che ci sta a cuore: una città pulita, ordinata e illuminata, in strade, piazze e aree verdi; una città che è in grado veramente di supportare anziani e persone fragili o sole, di ogni età; una città che sa proporre un ampio e variegato programma culturale; una città che ritorna ad
essere capace di manutenere in tempi ragionevoli i problemi che naturalmente si verificano in scuole, edifici pubblici e strutture sportive; una città che dà spazi e opportunità ai ragazzi e ai giovani, che sa farli interessare alla vita delle istituzioni, che promuove la lotta al bullismo e alla dipendenze; una città in cui la macchina comunale viene messa in grado di operare al meglio, e in cui il Comune viene nuovamente visto come un amico e un supporto del cittadino; una città che sa far rispettare le regole, dai comportamenti pericolosi sulle strade all’abbandono dei rifiuti nei boschi; una città che sa accogliere chi per bisogno arriva nel nostro territorio, offrendo opportunità a fronte di impegni precisi.

Per tutto ciò abbiamo cercato convergenze con le forze civiche che si sono messe in gioco, mettendo in campo senso di responsabilità e volontà di dare fiducia ad altri soggetti. Per tutto ciò abbiamo messo a disposizione del nostro candidato una rosa di nomi, uomini e donne, che sono persone inattaccabili non solo sul piano personale ma anche per la loro storia, competenza, professionalità e disponibilità.

Nessuno ha la bacchetta magica, e nessuno immagina che in pochi mesi tutto riparta e si torni all’ età dell’oro: certamente, però, con Alessandro Ferrazzi e le persone che lo supportano ci sarà un nuovo modo di amministrare, e verrà fermato il degrado che da troppi anni si è diffuso nella nostra città.

Sergio Broglia, Segretario del Partito Democratico