Un unico rammarico: non essere riuscito a intercettare chi non è andato a votare. A quattro giorni dal voto, Gianni Lucchina, candidato sindaco con la lista Vivere Gavirate, fa un analisi del risultato ottenuto: « Credo che il lavoro fatto sia stato ottimo. Abbiamo iniziato a febbraio a discutere di programma coinvolgendo una platea ampia. Siamo andati casa per casa, spendendoci al massimo delle nostre forze. Ma non è stato sufficiente».
Il 48% dei gaviratesi che non è andato a votare è un problema: « La mia sensazione è che siano mancati soprattutto i giovani e quanti risiedono ma non vivono la quotidianità di Gavirate. È una riflessione aperta per capire cosa non ha funzionato nella nostra comunicazione».
Gianni Lucchina e la sua squadra hanno ottenuto 1265 voti che, sommati ai 1312 ottenuti da Simone Foti con Gavirate s’è desta, vanno ben oltre alle preferenze assegnate al sindaco Parola eletto con 1953 voti: « I numeri assoluti indicano che l’attuale maggioranza rappresenta solo una minoranza dei cittadini di Gavirate. La mia lista ha intercettato voti anche al di là di quelli di bandiera. Spero che nell’attività amministrativa si tenga conto di questo dato. Io sono pronto a fare la mia parte e a sostenere gli impegni presi durante con il mio programma. Mi auguro che si instauri un clima di collaborazione costruttiva tra tutte le parti e di dialogo anche con i consiglieri Foti e Vanoli».
Gianni Lucchina sarà all’opposizione con Beatrice Bisanti eletta con 92 voti, a pari merito con Di Rico, ma passa perché il suo nome è precedente nella lista.