Troppo facile l’affermazione: «Al paese dei Piccinelli ha vinto un Piccinelli”. Perché a Brinzio il sindaco in carica fino a ieri Roberto Piccinelli ha sì dovuto specificare nel corso della campagna elettorale di non essere lui quel “Roberto Piccinelli” candidato con la lista “Brinzio2.0“.

Nella corsa al voto del resto c’era anche un altro Piccinelli in lizza, e con una lista, “Obiettivo Brinzio“, che ha vinto le elezioni nel paese cerniera fra le valli e la città e dove ha sede un’istituzione importante e di prestigio come il Parco Campo dei Fiori. Una lista votata che ha piazzato 7 seggi in consiglio comunale, riservandone solo 3 a Brinzio.20, e nessuno alla terza formazione, “Brinzio cresce” che vedeva candidato Claudio Chiari.

Mimmo Piccinelli, noto imprenditore agricolo e ristoratore ha giocato una campagna social servendosi di un sito piuttosto completo rispetto ai programmi proposti ma ha anche impiegato per farsi conoscere il tradizionale metodo dellìincontro faccia a faccia, con eventi pubblici.

«Chiudiamo qui la nostra campagna elettorale, con piena soddisfazione. In queste settimane abbiamo girato Brinzio letteralmente di porta in porta, per farci conoscere, presentare le nostre idee, capire le urgenze più sentite dalla comunità… e provare a fare una sintesi», avevano affermato dal gruppo negli ultimi giorni della campagna elettorale. E i cittadini hanno dato loro fiducia.

Sul fronte dei vinti Roberto Piccinelli (1979) ha parlato di «bella sfida, intensa ed equilibrata, complimenti al nuovo sindaco, Piccinelli Massimo». Claudio Chiari: «Ci abbiamo provato… nessun rammarico, non si vive di rimpianti. Restiamo concentrati e focalizzati sulla prossima avventura. Chi non prova non potrà mai assaporare il successo.

COSI’ IL CONSIGLIO COMUNALE E LE PREFERENZE NELLO SPECIALE ELETTORALE