Viggiù era una tra le sfide elettorali più difficili in Valceresio: con poco meno di 5000 potenziali elettori, quattro candidati sindaci e, alla chiusura delle urne, un’affluenza di poco superiore al 50% bastavano davvero pochi voti per decretare una vittoria o una sconfitta. Emanuela Quintiglio, in corsa per il secondo mandato con la lista Viviamo Viggiù, si è invece affermata in modo netto, sfiorando il 50% delle preferenze (49,54%), con un totale di 1.179 voti.
Dietro di lei Elena Crestani, che con la lista Insieme si può ha comunque conquistato una buona fetta di elettorato, arrivando al 36,60% dei voti (871 in totale).
Deludente la prestazione della Lista civica unita Viggiù Baraggia di Massimiliano Salvioni, che ha convinto solo 200 persone (l’8,40% delle preferenze), così come il risultato dell’ex sindaco Sandy Cane, che con 140 voti raggiunge solo il 5,46% delle preferenze.
Molto soddisfatta Emanuela Quintiglio: «Dopo una campagna elettorale dove purtroppo non c’è stato un confronto serio sui temi e su quelle che sono le proposte per Viggiù, ma solo degli attacchi personali indirizzati soprattutto contro di me, siamo contenti che abbia premiato il lavoro che è stato fatto in questi cinque anni e sono veramente soddisfatta di dare a questo nuovo gruppo la possibilità di fare molto per Viggiù. Siamo pronti a rimetterci subito al lavoro per completare le tante opere che abbiamo in programma».