«È stata davvero periodo interessante fatta di tanti incontri e scambi di idee», è agli sgoccioli la campagna elettorale di Mornago anche per Alessandro Montin, candidato sindaco della lista La Tua Mornago. «Siamo una lista nuova e civica ed è stato un bel valore aggiunto. La nostra squadra è composta di persone che hanno un’ottima esperienza amministrativa ma anche di giovani e persone nuove che portano un contributo importante e diverso».
Per lo sfidante del sindaco uscente le priorità da mettere in campo sono tre: la partecipazione, la comunicazione e la programmazione della manutenzione del paese. «Ci siamo resi conto che si è creata una certa distanza tra la gente e il “palazzo” e bisogna invertire questa rotta. La nostra idea è farlo innanzitutto con la comunicazione, introducendo ad esempio il giornalismo comunale ma anche strumenti più immediati come un canale Whatsapp, ma soprattutto con la partecipazione. In questi anni ci siamo visti calare dall’alto grossi progetti che era opportuno discutere e condividere meglio. Con i progetti che abbiamo in mente noi faremmo così».
Di cosa si tratta? «Ce ne sono tre che riteniamo prioritari: la scuola primaria di Crugnola da ampliare in modo da riordinare anche la secondaria che oggi è a Mornago con spazi limitati, l’asilo nido e l’obiettivo della sala civica».
Un argomento sul quale la lista a battuto molto, e che era già stato affrontato dai banchi dell’opposizione dallo stesso Montin è la vicenda dei conti comunali: «Abbiamo cercato di far chiarezza sulla delibera della corte dei conti che ci ha sorpreso tutti. Io sono consigliere di opposizione e ho scoperto con sconcerto che c’erano queste criticità finanziarie a cui il comune non rispondeva in maniera soddisfacente. Quella delibera di 59 pagine redatte da otto magistrati contabili dove si evidenziavano 15 profili di criticità e rischio commissariamento. È un rammarico perché non avrei mai voluto vedere il mio comune finire sotto la lente della corte dei conti per una gestione amministrativa. Ed è troppo facile dire che non è colpa della parte politica, la politica doveva intervenire».
Ora è il momento di rivolgere l’attenzione alle urne: «Se vinceremo noi, nel concreto, le prime cose da fare sono quelle di riordinare e pulire e manutenere il paese. La manutenzione programmata deve essere al primo posto perché l’ordine e la pulizia sono il primo biglietto da visita del nostro paese».