Una forte esperienza amministrativa alle spalle e l’entusiasmo di una nuova sfida al fianco anche di molti giovani. Domenico Gioia, già sindaco di Brebbia fino al 2016, si rimette in gioco con la lista “Ispra per tutti” che definisce «più di una semplice lista elettorale ma il progetto di un gruppo molto unito e motivato che vuole diventare un’occasione per l’amministrazione e un’opportunità di crescita e di impegno a favore della comunità».
Per Gioia la lista rappresenta una discontinuità con il passato Qui i candidati: «Siamo la vera novità nel panorama politico di Ispra sia per le persone che per il cammino di confronto e dialogo fatto per arrivare fino a questo punto. La nostra civica è l’unica lista senza rappresentanza nell’attuale Consiglio Comunale e in quelli precedenti, mentre gli altri capolista sono già presenti come consiglieri di maggioranza o di minoranza. Siamo anche gli unici ad aver adottato un codice etico comportamentale, che è un impegno scritto con i cittadini. Siamo anche “trasversali” perché sappiamo che c’è una parte dell’elettorato che non si riconosce nei due schieramenti “maggioranza – minoranza” che hanno amministrato negli ultimi dieci anni e che vuole un’alternativa”.
PGT a consumo di suolo zero, servizi da potenziare, trasparenza, ascolto e comunicazione, sono solo alcuni dei temi centrali del programma della lista, che punta su «un riformismo civico, basato su trasparenza, comunicazione e partecipazione. Coinvolgere attivamente i cittadini è visto come fondamentale per realizzare progetti e iniziative che rendano la comunità isprese accogliente e inclusiva». Sul piano degli interventi “Ispra per tutti” inserisce la valorizzazione del lungolago, anche con alcune migliorie strategiche come lo spostamento del Circolo velico e la riqualificazione di alcune aree della riva del Maggiore, il potenziamento dei servizi comunali e di presidio, come il centro prelievi, la realizzazione di nuovi spazi per l’aggregazione.
Con uno sguardo al futuro e allo sviluppo territoriale, è invece la proposta del “Paese degli ulivi“: «È quella che ci caratterizza di più per la sua originalità – spiega il candidato -. Partendo da alcune potenzialità del nostro paese, l’idea propone una via di sviluppo sostenibile, rispettosa dell’ambiente e che coinvolga attivamente la cittadinanza. A Brebbia in passato abbiamo portato avanti il progetto della riscoperta del fagiolo dall’occhio, una tradizione antica e peculiare del territorio che è riuscita, non solo a far riconoscere un simbolo di biodiversità ma anche ad aggregare le persone e a trovare un’occasione di incontro e socialità».
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