Il candidato sindaco Massimo Gennari della lista “Fare Ambiente per Marzio“,  porta nella campagna elettorale il tema dei frontalieri.

«Voglio condividere il mio disappunto riguardo alla recente decisione dell’amministrazione uscente di Marzio di non approvare la richiesta urgente di stralciare la norma che istituisce la tassa sanitaria a danno dei lavoratori frontalieri – dice Gennari – Questa scelta, a mio avviso, rappresenta un grave errore che avrà conseguenze negative sia per i lavoratori che per la nostra comunità. I cittadini di Marzio, mi sentono profondamente delusi dalla mancanza di sensibilità dimostrata dagli uscenti rappresentanti».

Gennari sottolinea come i lavoratori frontalieri svolgano un ruolo fondamentale nell’economia locale, contribuendo al benessere della comunità attraverso il loro lavoro e le loro tasse: «Penalizzarli con una nuova tassa sanitaria non solo è ingiusto, ma rischia di compromettere il fragile equilibrio economico di molte famiglie. Questa tassa rappresenta un onere aggiuntivo che molti lavoratori non possono permettersi. Immaginiamo la vita di chi ogni giorno si sposta oltreconfine per garantire un futuro migliore alla propria famiglia. A fronte di un costo della vita sempre più elevato, aggiungere una tassa sanitaria sembra una scelta insensata e punitiva. Non possiamo ignorare il fatto che questi lavoratori già contribuiscono notevolmente all’economia locale e meritano il nostro sostegno, non ulteriori penalizzazioni».

Secondo il candidato di Fare Ambiente, inoltre, questa decisione «rischia di creare divisioni all’interno della comunità. I lavoratori frontalieri non sono estranei, ma vicini, amici e familiari. La tassa sanitaria potrebbe alimentare sentimenti di ingiustizia e risentimento, minando la coesione sociale che è sempre stata una delle forze di questa piccola comunità. Dovremmo invece cercare soluzioni che uniscano, non che dividano».

Gennari si dice preoccupato anche della mancanza di confronto su questo tema: «Mi preoccupa anche la mancanza di trasparenza e dialogo che ha caratterizzato questa decisione. L’amministrazione uscente sembra aver ignorato le preoccupazioni espresse dai cittadini e dai lavoratori frontalieri, scegliendo di procedere con una norma che non riflette i bisogni e le priorità della nostra comunità. È fondamentale che le decisioni politiche siano il risultato di un processo inclusivo e partecipativo, in cui tutte le voci siano ascoltate e rispettate. Invece di imporre una tassa sanitaria, l’amministrazione avrebbe potuto esplorare alternative per finanziare il sistema sanitario locale senza gravare sui lavoratori frontalieri. Ad esempio, si potrebbero cercare fondi regionali o nazionali, oppure incentivare la collaborazione con le amministrazioni delle aree limitrofe per trovare soluzioni condivise e sostenibili. La creatività e la collaborazione sono essenziali per affrontare le sfide odierne senza sacrificare il benessere dei cittadini. La decisione dell’amministrazione uscente di non approvare la richiesta urgente di stralciare la norma sulla tassa sanitaria per i frontalieri è, a mio avviso, un grave errore».

«L’auspicio è che le future amministrazioni possano correggere questa rotta e adottare misure più giuste e inclusive – conclude il candidato sindaco – Misure che tengano conto delle reali esigenze della nostra comunità. Solo così potremo costruire un futuro più equo e prospero per tutti».