«Se la funivia non riparte la colpa è da addebitare all’amministrazione e non alla cooperativa che sta facendo anche più del dovuto. Noi siamo pronti ma il Comune non ha fatto il suo dovere». Lo dice senza mezzi termini il referente de La Fenice Andrea Trapani, cooperativa che si è aggiudicata la gestione dell’impianto che tutti attendono che riparta. Un colpo di scena a pochi giorni dal voto nel piccolo paesino del Luinese.
Trapani non vuole tacere di fronte ad una campagna elettorale dove la funivia è, naturalmente, uno dei punti su cui si gioca la rielezione l’attuale sindaco Nora Sahnane, contrapposta al candidato Vanes Piazza.
«Abbiamo fatto anche ciò che non spettava a noi. Abbiamo sempre detto di voler far ripartire la funivia con tutte le carte in regola. Abbiamo messo soldi nostri per ritinteggiare le stazioni di arrivo e partenza, abbiamo cambiato le finestre e attendiamo di poter montare i freni» – continua Trapani.
Cosa manca allora? «Manca un’amministrazione capace di fare il proprio lavoro. Il sindaco ha aperto una commessa che non ha portato a termine e stiamo finendo noi. Dice che non ha soldi, ha paura di tutto ma vuole prendersi tutti i meriti, questo non lo accetto. Non si può amministrare così».
Secondo Trapani se il Comune avesse fatto la propria parte la funivia sarebbe già ripartita e avrebbe anche facilitato la possibilità di votare alla decina di residenti del borgo che, invece, dovranno scendere a piedi per poter esercitare il proprio diritto dovere. Forse arriverà un aiuto, piuttosto costoso, per loro: un elicottero che li preleverà a monte per portarli a valle e viceversa.