Più di vent’anni di esperienza amministrativa: prima come dipendente del comune di Luino fino al 2006, poi per 18 anni nell’ufficio tecnico di Maccagno. Ma il percorso di Ivan Vargiu, candidato sindaco a Maccagno con Pino e Veddasca con la lista “Futuro”, non si ferma qui. Ha ricoperto il ruolo di vicesindaco del comune di Veddasca dal 2004 al 2009 e successivamente è stato consigliere a Brissago Valtravaglia.

«Ora, con una solida formazione e una vasta esperienza alle spalle, sono pronto a mettermi in gioco come sindaco per guidare il paese» commenta Vargiu, che si descrive come una persona ambiziosa e appassionata di politica, ma soprattutto innamorata del proprio territorio. «Un territorio a cui voglio dare un futuro attraverso un percorso chiaro, iniziato due anni fa, quando nell’aria già si percepiva che Passera non si sarebbe ricandidato». Ed è da quel momento che Vargiu ha iniziato a pensare alla sua candidatura e a costruire la squadra che oggi lo sostiene.

«I candidati consiglieri della nostra lista hanno due caratteristiche fondamentali in comune. Prima di tutto, sono residenti qui, quindi saranno sempre presenti per tutelare l’alta qualità dei nostri servizi, supportare il lavoro quotidiano e rispondere alle esigenze dei cittadini. In secondo luogo, ho cercato di assegnare le varie deleghe a persone con esperienza nei rispettivi settori, in modo che possano affrontare i diversi temi con competenza» spiega Vargiu.

Per quanto riguarda la possibile continuità con il sindaco uscente Fabio Passera, invece, Vargiu è chiaro: «Passera è stato un grande amministratore, ma difatti non c’è nessuna continuità perché la nostra squadra è composta interamente da volti nuovi. Se eletti, avremo una duplice missione: mantenere alta la qualità dei servizi e potenziare il turismo. Inoltre, mentre nelle scorse elezioni il paese era nettamente diviso, il nostro obiettivo è unire la comunità, rivolgendoci a tutti per vincere insieme».

Sul progresso della campagna elettorale, Vargiu risponde: «Sta andando bene, il clima è disteso e per questo ringrazio tutta la mia squadra e i componenti dell’altra lista. L’unica critica che abbiamo da loro ricevuto è che la nostra lista sarebbe troppo giovane. Tuttavia, l’età media dei nostri candidati è di circa 43 anni e possiamo affermare di essere davvero una novità: siamo un gruppo nuovo e diverso».

Una squadra, quella di Vargiu, che ha diversi obiettivi per Maccagno con Pino e Veddasca. «Vogliamo creare una strategia comune che coinvolga comuni, esercenti, commercianti e la pro loco locale. Ci sono molte iniziative interessanti sul territorio, ma attualmente mancano di coordinamento». Un altro obiettivo è «incontrare la proprietà dell’albergo incompiuto al Parco Giona per capire come incentivare e completare l’opera, con l’intento di promuovere l’accoglienza turistica». Infine, Vargiu punta a «creare un piccolo hub sanitario in valle, utilizzando i giovani del servizio civile. In valle mancano i medici e i nostri anziani sono in difficoltà. Questa potrebbe essere un’opportunità sia per loro sia per i giovani, che potrebbero innamorarsi del luogo, e perchè no, magari decidere di viverci».

Per quanto riguarda le vocazioni e le anche future priorità del paese, invece, Vargiu focalizza l’attenzione sulla parte “alta” del territorio: «Nella parte “bassa” manca una strategia turistica comune, ma ci sono tante strutture di eccellenza, sia dal punto di vista turistico che sportivo. Una delle priorità della Val Veddasca e di Pino è invece quella di sviluppare una strategia in grado di espandere i servizi, contrastare lo spopolamento e affrontare l’invecchiamento della popolazione. In particolare, nella parte alta della valle, non c’è ricambio generazionale, ma questo anche perchè gli immobili, anche se vuoti, non possono essere acquistati, in quanto non hanno proprietari a causa dell’assenza di un passaggio di eredità. Per attrarre nuove persone, abbiamo così pensato di raccogliere più informazioni possibili e creare un database al cui l’acquirente possa rivolgersi per avere contatti diretti con i proprietari».

Infine, “interrogato” su come si immagina il paese tra cinque anni e sul perché dovrebbero votarlo, risponde: «Mi immagino un comune che abbia sviluppato una vera unione, sfruttando appieno le potenzialità di Pino e Veddasca, sia in termini di sport che di bellezza naturale, per apportare vantaggi tangibili a tutto il territorio. Per noi, il vero sviluppo del comune si realizzerà solo unendolo: un’evoluzione complessiva che permetta un dialogo aperto continuo. Sul perchè dovrebbero votarmi, invece, direi per la mia esperienza nell’amministrazione comunale, il mio impegno e soprattutto l’unità del gruppo e la presenza costante che abbiamo a Maccagno. Un gruppo composto da persone che si impegnano senza interessi personali per costruire il futuro di Maccagno, motivo per cui nel nostro programma non abbiamo evidenziato solo buoni propositi, ma anche soluzioni concrete ai problemi».

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