La scuola di Oltrona deve continuare a essere pubblica. È il messaggio che il candidato sindaco Simone Foti e il suo gruppo “Gavirate s’è desta” hanno lanciato con un flash mobilità proprio davanti alla primaria Giovanni XXIII che a settembre non riaprirà.

Le difficoltà delle scuole periferiche risalgono nel tempo: già dieci anni fa il tema teneva banco con i comitati genitori che lamentavano pochi servizi a supporto del diritto allo studio. Già nel 2014 il problema era stato affrontato 

Deciso il futuro delle prime classi a Gavirate

« La denatalità non può spiegare il declino di questa primaria – commenta Foti – è mancata una politica lungimirante, di invenivi, sostegno alle famiglie. Il solo fatto di non aver pensato a un assessorato alla cultura, ma solo a una delega consiliare, la dice lunga sull’attenzione che l’amministrazione uscente ha dedicato a questo tema. C’erano vie che si potevano percorrere in un’ottica di aumento dell’attrattività di questo polo didattico. Chiudere una scuola vuol dire impoverire una comunità, trasformare la frazione in un quartiere dormitorio».

Il tema della tutela dei presidi scolastici è diffuso soprattutto nelle comunità minori: il ciclo primario è il primo che risente dell’inverno demografico, calo significativo che dal prossimo anno scolastico interesserà anche le scuole superiori. Iniziative per modificare la didattica o implementare i servizi collegati al diritto allo studio sono state sviluppate per attrarre iscritti anche da fuori comune.

Lo scorso anno, la giunta Alberio decise di affittare un piano della scuola alla scuola di musica di Barasso rimandando alla giunta che uscirà dalla prossima tornata elettorale ogni progetto futuro.

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Per il futuro Simone Foti ha le idee chiare: « Certo, far ripartire il polo didattico è complicato ma non impossibile. In alternativa, se noi saremo eletti, chiederemo a Provincia di aprire un tavolo per mettere a disposizione aule all’istituto superiore Stein. Nel mio incontro con la dirigente è persa la penuria di spazi per effettuare attività. Questa scuola può essere una risposta al problema di crescita dello Stein che, ricordiamo, è polo formativo anche turistico e sportivo, due temi che consideriamo centrali nel nostro programma».