Quarantadue anni di età e un’esperienza quindicennale nell’amministrazione comunale di Germignaga: prima come assessore al fianco del sindaco Chicco Prati, poi come sindaco, ruolo che ha assunto per la prima volta a soli 32 anni. Oggi, Marco Fazio, sindaco uscente di Germignaga e da 5 anni vicepresidente di Comunità Montana Valli del Verbano con delega a protezione civile e cultura, è candidato per il terzo mandato alla guida del paese, dove risiede da sempre con la moglie Francesca e le loro due figlie, Adele e Cecilia.
Oltre alla sua attività amministrativa, Fazio è anche professore di storia dell’arte, sia al Liceo Sereni di Luino che all’I.S.I.S Città di Luino. «È un lavoro che ho sempre sognato di fare – racconta con entusiasmo -. È un dono poter accompagnare i ragazzi, vederli crescere e aiutarli a scoprire il bello che l’uomo ha saputo creare». Tuttavia, se verrà rieletto, il primo cittadino fa sapere che lascerà temporaneamente l’insegnamento per dedicarsi completamente alla “sua” Germignaga.
Se confermato per un terzo mandato, quali nuovi contributi intende apportare a Germignaga rispetto a quanto già realizzato finora?
«Ci sarebbe un’importante novità, di cui fino ad oggi non ho voluto parlare anche per una forma di attenzione nei confronti dei miei studenti: in caso di elezione, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno all’attività amministrativa. Gli ultimi anni sono stati di profondo sacrificio, nella conciliazione tra lavoro, amministrazione e famiglia. E le prospettive e le ambizioni sono tali da richiedere un impegno totalizzante. Per il resto, siamo soddisfatti di quanto fatto, anche se non è mai abbastanza. Ci sono aspetti da migliorare – stiamo ad esempio operando una profonda revisione dell’organizzazione interna, per raggiungere una sempre maggiore efficacia –, ma soprattutto ci sono idee avviate e da concludere, in aggiunta a proposte nuove. Ne abbiamo individuate quattro, che riteniamo prioritarie: la prima è la sfida di dare maggiore ordine al paese, anche attraverso la realizzazione di nuove aree parcheggio. Non basta invocare maggiore severità, perché è vero che i posti auto sono insufficienti. Le nostre proposte sono concrete e realizzabili nell’orizzonte del prossimo mandato. La seconda è la ristrutturazione della Casa del Popolo, un investimento importante che donerà alla comunità un nuovo spazio di aggregazione. La terza è la riqualificazione del centro dei Premaggi, con una piazza più funzionale e vivibile e interventi al centro Polivalente. Infine, proseguendo con un’attenzione allo sport già evidente in questo mandato, il progetto dell’ampliamento della palestra comunale di via Ai Ronchi».
Quali le vocazioni e le (anche future) priorità del paese
«In termini di vocazioni del paese, ho in mente due cose. Da un lato, occorre fare il definitivo salto che ci porti verso una Germignaga turistica. Occorrono strutture, come lo sviluppo del lungolago che proponiamo nel nostro programma, ma anche un cambiamento culturale, da fare tutti insieme: amministrazione, cittadinanza, attività economiche. Dall’altro, mi piacerebbe esprimere sempre di più la dimensione di una Germignaga “a misura di famiglie”. Abbiamo strutture educative apprezzate, dal nido alle scuole medie; abbiamo strutture sportive, spazi all’aperto di qualità. Con servizi mantenuti e potenziati e con nuove proposte, vorremmo che sempre più famiglie decidessero di rimanere o di stabilirsi qui. In termini di priorità, direi che ci sono questioni da risolvere legate allo sviluppo e alla vivibilità del paese, penso ai parcheggi e al traffico pedonale, e le questioni, che ci sfideranno sempre più, legate al cambiamento climatico».
Com’è la campagna elettorale a Germignaga? Quale è il clima che si percepisce tra la popolazione?
«Da parte nostra, la nostra campagna è tutta tesa alla proposta e con uno sguardo verso il futuro. Non riscontriamo ovunque lo stesso atteggiamento: la campagna elettorale si sta accendendo in questi ultimi giorni, anche con attacchi personali spiacevoli. Tra la popolazione si sente che, dopo cinque anni, c’è una sfida tra proposte e candidati diversi. Percepiamo attorno a noi fiducia ed entusiasmo, anche grazie alla forza della nostra squadra. Ho al mio fianco persone di grande competenza ed entusiaste, coinvolte nel progetto già da molti mesi e pienamente partecipi della nostra proposta.
Come si immagina il paese tra cinque anni
«Noi abbiamo scelto di immaginarci la Germignaga del futuro: un paese in cui stare più insieme, riscoprendo l’aggregazione e la socialità, in cui vivere meglio, con più ordine e una ancora maggiore sicurezza, in cui far crescere i più giovani, dando loro opportunità e spazi. Un paese ancor più valorizzato e apprezzato, attento alla sostenibilità e attento alle fragilità».
Teme l’astensionismo?
«Non lo temo, ma sicuramente questa tendenza nazionale mi preoccupa. L’astensionismo ci racconta di persone che hanno perso fiducia e non si sentono rappresentate. Tra queste ci sono ad esempio i giovani, ed è compito di ciascuno di noi – genitori, educatori, amministratori locali e politici – ascoltare le loro esigenze e coinvolgerli nel trovare le soluzioni. Credo fermamente che ai giovani non vadano date risposte preconfezionate, ma vada data fiducia e spazio per esprimersi ed essere protagonisti. Anche per questo motivo ho scelto di avere nel mio gruppo ragazzi della fascia tra i 19 e i 35 anni, perché solo così possiamo davvero mettere al centro le loro esigenze».