Massimo Nicora torna in a correre per la carica di sindaco a Cazzago Brabbia. Lo fa alle elezioni dell’8 e 9 giugno con la lista “Cazzago nel Cuore”. Ecco come si presenta il candidato primo cittadino tra curiosità personali, programma elettorale e progetti per il paese.
Qualche nota biografica e qualche curiosità: età, stato civile (sposato/a, single, convivente ecc), figli, passioni extra, hobby particolari: qualcosa che possa rappresentarvi e farla conoscere meglio, insomma…
«Ho 51 anni, sono sposato con Jeanna una ragazza bielorussa che a Cazzago ha trovato la sua seconda casa. Ci siamo infatti sposati qui, il rinfresco è stato alle Ghiacciaie e il pranzo all’Isolino Virginia. Un matrimonio più cazzaghese di questo faccio fatica a immaginarlo. Ho studiato filosofia teoretica all’Università Cattolica di Milano e dopo una prima esperienza nel mondo della scuola, da 25 anni lavoro in un’azienda parte di un gruppo internazionale che si occupa di comunicazione. Sono un Cazzaghese che lavora con colleghi che provengono da oltre 15 nazioni differenti e questo negli anni ha rafforzato sempre più in me la convinzione che la diversità sia un valore e che dal confronto di mondi e culture diverse possono nascere cose straordinarie. Ho l’hobby dell’orto e continuo a coltivare la mia passione per la filosofia. Negli ultimi due anni sono ritornato a studiarla all’università, seguendo di nuovo le lezioni del mio professore preferito di 30 anni fa. L’orto mi ha insegnato la pazienza e il prendersi cura delle cose. La filosofia, invece, ad andare in profondità e non fermarmi all’apparenza, ad affrontare problemi complessi e cercare soluzioni. Tra l’altro Platone dice ne La Repubblica che “i mali della città finiranno quando il suo
governo verrà assunto dai filosofi”. Sono anche appassionato di animazione giapponese e ricerca storica. Ho scritto diversi libri e fatto per tanti anni anche il giornalista. Sono stato Sindaco dal 2004 al 2014 e per molti anni (la mattina all’alba…) mi sono occupato del paese di Cazzago lavorando insieme a mio papà Giancarlo».
[lefoto id=1675470]
Come è composta la sua lista?
«É una lista composta da cazzaghesi “vecchi” e “nuovi” come amiamo dire e che nasce da un lungo percorso iniziato a ottobre dell’anno scorso. Abbiamo voluto costruire un gruppo dove sono presenti comprovate competenze indispensabili per amministrare un Comune come il nostro che si accompagnano con la voglia e l’entusiasmo di chi per la prima volta vuole provare a dare il suo contributo per migliorare il paese in cui vive e di cui vuole sentirsi parte attiva e integrante. Siamo tutti molti diversi ma, come ho detto, la diversità è ricchezza soprattutto se alla base sta una forte condivisione di valori come l’inclusione, la comunicazione, la trasparenza e la partecipazione. “Cazzago Brabbia nel cuore” vuole lavorare a un’idea di paese che riesca ad armonizzare due tendenze da sempre presenti nella nostra comunità, trovando un bilanciamento tra il rispetto e la conservazione delle nostre radici e delle nostre tradizioni e l’apertura verso un futuro sviluppo».
Come giudicate l’amministrazione uscente? Pregi e difetti, motivando se possibile gli uni e gli altri…
«Ogni amministrazione fa cose giuste e cose sbagliate. Come capita anche a ciascuno di noi nella propria vita. Se abbiamo deciso di presentare un’alternativa all’amministrazione uscente è perché non ne abbiamo condiviso molte scelte e progetti che riteniamo inutili, non necessari e soprattutto insostenibili economicamente sul medio e lungo termine. Si è guardato molto al consenso immediato, all’apparire, all’estetica, tralasciando la cura del quotidiano e mettendo una pesante ipoteca sul futuro di un Comune sempre più in crisi con la spesa corrente. Abbiamo quindi voluto con il nostro programma trasformare questa critica in proposte “positive” avendo un occhio attento alla sostenibilità economica, al territorio e alle persone. Vogliamo soprattutto dimostrare che si può amministrare con un atteggiamento diverso, più rivolto all’ascolto al rispetto dei Cazzaghesi che sono e devono essere coloro ai quali rendere conto di ogni scelta e di ogni decisione con puntualità e continuità. Non solo in campagna elettorale…».
Quali sono i tre punti cardine del vostro programma?
«Inclusione: crediamo che il futuro di Cazzago debba passare da un nuovo modo di vivere il paese dove Cazzaghesi “vecchi” e “nuovi” siano davvero il motore di una comunità nella quale tutti lavorano insieme portando il loro contributo e le loro sensibilità. Essere Cazzaghesi non è una questione di nascita o di geografia, ma è una “scelta” e soprattutto una questione di “cuore” e di amore per il proprio paese. Comunicazione e informazione: Una buona amministrazione deve essere sempre trasparente e informare il cittadino con precisione e continuità, affinché questi possa conoscere, chiedere chiarimenti, valutare o anche criticare. Un cittadino bene informato può meglio valutare il lavoro delle persone che lo rappresentano in Comune. Ci proponiamo di strutturare una comunicazione puntuale e regolare condividendo con i Cazzaghesi ogni scelta, iniziativa e progetto attraverso ogni mezzo di comunicazione possibile, tradizionale e digitale e introducendo un vero strumento di partecipazione come il sondaggio per risolvere le questioni più divisive all’interno del paese. Un primo importante passo in questa direzione lo si sarebbe potuto fare con un dibattito pubblico tra i candidati sindaco proposto sia da alcuni abitanti, sia dalla redazione di Varesenews. Purtroppo gli altri due candidati hanno declinato l’invito. Un vero peccato, ma anche un segnale chiaro su chi davvero vuole fare comunicazione e chi la fa solo a parole in campagna elettorale. Prendersi cura “di”:
– Prendersi cura delle persone, soprattutto delle fasce più deboli, potenziando i servizi sociali, l’assistenza per l’accesso ai bandi regionali di aiuto alle famiglie, proponendo un punto prelievi nell’ambulatorio comunale, aiutando gli anziani in difficoltà che non possono contare su figli o nipoti e riproponendo soprattutto l’utilissimo servizio di trasporto anziani che era stato istituito dalla mia amministrazione nel 2009 ma che poi è stato completamente abbandonato dall’amministrazione uscente salvo poi essere riproposto in campagna elettorale.
– Prendersi cura del territorio: al posto di progetti inutili, non necessari e non sostenibili pensiamo sia più importante avere maggiore attenzione alla cura del territorio e dell’ambiente, con particolare riguardo ai luoghi più cari ai Cazzaghesi, con uno sguardo allo sviluppo e al rispetto, insieme, della nostra storia e delle nostre tradizioni.
– Prendersi cura del bilancio comunale con una spesa corrente fuori controllo e le tasse aumentate al massimo livello nel silenzio generale».
Cazzago negli ultimi anni è stata “riscoperta” dal turismo di prossimità, sono tante le persone che vengono soprattutto nei weekend o nelle serate primaverili ed estive per godersi lo splendido angolo di lago di cui gode il paese: come si può “gestire” questa novità? Avete una ricetta?
«Per affrontare in modo serio la discussa tematica del cosiddetto “turismo sostenibile” bisogna prima accertarsi di avere spazi idonei, parcheggi sufficienti, risorse economiche e personale che possa gestire il tutto. Una situazione complessa che impone un’attenta valutazione di ogni aspetto prima di prendere qualunque decisione. Per questo riteniamo innanzitutto fondamentale che nel centro storico del paese le automobili dei turisti non debbano accedere. Le strade strette (Via San Carlo e Via Don Orrigoni), lo abbiamo visto in questi anni, non sono adeguate a sopportare il traffico che su di esse si è riversato soprattutto nei weekend. Queste vie, come l’area del lago e delle Ghiacciaie, devono essere accessibili solo a pedoni e ciclisti nei fine settimana, fatti salvi i diritti dei residenti che vanno altrettanto tutelati. La valorizzazione dei luoghi e soprattutto delle sponde andrà fatta in sinergia sovracomunale con AQST (l’accordo quadro tra enti e associazioni per la soluzione dei problemi ambientali del Lago di Varese), ma non prima di aver rivalutato e esaminato opportunità e progetti in un’ottica di sostenibilità economica e gestionale sul medio e lungo termine. Riteniamo che qualsiasi progetto di turismo sostenibile debba prima partire dalla progettazione e realizzazione di un nuovo parcheggio situato dietro il Municipio che rappresenterebbe l’unico modo per gestire in maniera intelligente l’afflusso di auto da fuori paese. Valutazioni sul cosiddetto progetto del “Lake Museum” dovranno essere collegate alla risoluzione di questo e altri problemi nel segno della massima concretezza e razionalità».
C’è un sogno che avete per il vostro paese? Un progetto che vi piacerebbe realizzare e che contrassegnerebbe in maniera positiva la vostra amministrazione?
«Il sogno è quello di vedere un paese più unito nella sue diversità e in cui davvero “vecchio” e “nuovo”, “tradizione” e “futuro”, riescano a convivere sviluppando una sinergia positiva sia a livello di rapporti umani, sia a livello di rispetto e sviluppo del territorio. Sul versante dei progetti ci piacerebbe realizzare un nuovo parcheggio situato dietro il Municipio che andrebbe a risolvere molteplici problemi in un colpo solo, garantendo spazi idonei per gli utenti del municipio, della scuola primaria, del centro pastorale, dell’asilo, delle attività commerciali in centro paese e per i turisti che arrivano soprattutto nei fine settimana. Lo si sarebbe già potuto realizzare con i tanti contribuiti a pioggia che gli enti superiori hanno elargito in questi anni a tutti i comuni con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti come Cazzago, ma sono state fatte altre scelte».
Uno slogan per chiudere: perché un cazzaghese dovrebbe dare a voi la sua fiducia?
«Mettiamo “cuore” e “competenze” per un paese che sia “patrimonio” di tutti, vecchi e nuovi Cazzaghesi».