Chiara Giorgetti è la prima donna candidata sindaco a Cazzago Brabbia. Lo fa alle elezioni dell’8 e 9 giugno con la lista “Tu al centro del paese”. Ecco come si presenta la candidata primo cittadino tra curiosità personali, programma elettorale e progetti per il paese
Qualche nota biografica e qualche curiosità: età, stato civile (sposato/a, single, convivente ecc ecc ecc), figli, passioni extra, hobby particolari: qualcosa che possa rappresentarla e farla conoscere
«Classe 1972, vivo da sempre a Cazzago nell’antico cortile dei pescatori, sono una Giorgetti doc, amo il paese e la sua gente, la mia famiglia e i miei nipoti. La bicicletta e le gambe sono il mio mezzo di trasporto preferito quando non sono al lavoro. Amo la natura, le camminate in montagna, le nuotate nel mare e gli animali, in particolari i gatti. In paese mi conoscono tutti, sia in centro che in periferia».
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Come è composta la vostra lista?
«La nostra lista è composta da persone che in Cazzago abitano e che in Cazzago hanno le loro radici, ci accomuna l’amore per il nostro paese e le cose semplici. Vedere il tessuto cazzaghese stravolto da ciò che non gli appartiene ci ha convinti a metterci in gioco per valorizzare prima le persone e poi il resto. Un paese senza comunità perde il suo significato più profondo».
Come giudicate l’amministrazione uscente? Pregi e difetti, motivando se possibile gli uni e gli altri
«Non sta a nessuno giudicare l’operato degli altri ma se tutto funzionasse non saremmo qui a parlarne. Fare non significa sempre fare bene, ma quando si fa occorre fare sempre meglio, cosa che ultimamente è difficile percepire».
Quali sono i tre punti cardine del vostro programma?
«L’abbiamo descritto nel nostro programma “paese, persone, paesaggio nella più ampia accezione del termine”.
Cazzago negli ultimi anni è stata “riscoperta” dal turismo di prossimità, sono tante le persone che vengono soprattutto nei weekend o nelle serate primaverili ed estive per godersi lo splendido angolo di lago di cui gode il paese: come si può “gestire” questa novità? Avete una ricetta?
«Il turismo di prossimità deve essere educato e gentile così come l’approccio che tutti sono chiamati ad avere. Il nostro paese non è fatto per il turismo di massa che viene pubblicizzato, ma per un turismo sostenibile che ha caratteristiche ben differenti. Il che significa allontanare le auto dal centro storico individuando apposite zone di parcheggio a pedaggio per chi entra in paese, come succede in tutto il resto del mondo preservando il nucleo antico e le persone che vi risiedono. Non esistono ricette preconfezionate, ma sdoganare le nostre preziosità per attirare un turismo commerciale è profondamente sbagliato».
C’è un sogno che avete per il vostro paese? Un progetto che vi piacerebbe realizzare e che contrassegnerebbe in maniera positiva la vostra amministrazione?
«Nessuno ha la sfera di cristallo e fare promesse illusorie confonde le persone. Migliorare la qualità della vita avendo cura delle persone, dei giovani e dei meno giovani, migliorando i servizi e i momenti di comunità, valorizzando le nostre radici e la nostra cultura che è propria della gente di lago, facendo della comunicazione vera e della trasparenza la base e il cardine di ogni decisione che coinvolga il cittadino».
Uno slogan per chiudere: perché un cazzaghese dovrebbe dare a voi la sua fiducia?
«Perché lo riportiamo al centro del paese, di tutto il paese».