Da un lato la pipa, simbolo della tradizione, dall’altro l’hashtag che rimanda all’idea di contemporaneità, dinamismo e innovazione. Il logo della lista che sostiene la candidatura di Gaspare Ancona, #Brebbia, ben sintetizza la filosofia alla base del programma del gruppo. Con un’esperienza amminsitrativa, come assessore della prima giunta Magni, e di lavoro nella pubblica amministrazione alle spalle, Ancona guida una squadra molto motivata: «In questi anni ho maturato una strutturata esperienza di lavoro nel settore pubblico e ora voglio metterla a disposizione per una giusta causa: amministrare il mio paese». QUI I CANDIDATI
La squadra di Ancona è composta da dodici persone «selezionate per le loro competenze, spirito pratico e buona educazione – precisa il candidato – e con le quali condividiamo lo stesso approccio e valori di fondo. Per questo nel nostro programma non abbiamo inserito solo quello che vorremmo fare ma anche quello che non faremo mai, nel rispetto dei cittadini e di questi valori».
«A Brebbia – prosegue Ancona – c’è molto da fare per migliorare la situazione attuale del paese, limitata dal commissariamento. Per questo nel programma abbiamo inserito diversi punti che vanno dalla sicurezza, alla crescita sostenibile, dalla comunicazione alla partecipazione dei cittadini: «Abbiamo individuato una serie di aree di intervento, con una parola chiave che guiderà il nostro mandato: localizzazione. Vale a dire avere sempre il focus sul nostro comune offrendo un impegno su tutti i fronti, per affrontare le problematiche che riguardano il paese e senza focalizzarsi soltanto su poche questioni. Avere uno sguardo di insieme sempre, anche osservando le buone pratiche messe a punto dai comuni vicini, è un buon metodo per affrontare la quotidianità e le sfide più strutturate. Vogliamo sposare tutte le cause che ruotano intorno al commercio, alla popolazione, ai giovani e alla questione demografica in senso ampio.».
Tra le priorità individuate, il candidato segnala ad esempio il sostegno alle attività commerciali del territorio per evitare la migrazione verso zone meglio servite, l’appoggio ad alcune realtà che ben funzionano come ad esempio la scuola, le attività per coinvolgere le fasce più giovani della popolazione. «Ci siamo interrogati sulle necessitàquo per la comunità – conclude Ancona -. Abbiamo raccolto diverse osservazioni tra cui la mancanza di luoghi di aggregazione, in particolare per i giovani. Molti ragazzi descrivono Brebbia come un “paese spento” e questo è purtroppo grave. Dobbiamo creare punti di ritrovo e condivisione per i più giovani e allo stesso tempo sostenere i servizi esistenti, come il centro diurno per anziani e potenziare quelli complementari a sostegno delle famiglie. Solo così possiamo rendere Brebbia un comune dove vivere bene».
Qui la pagina di Brebbia dello speciale elezioni