Il ritorno di Marco Scazzosi nell’arena elettorale di Marnate non è stato un fulmine a ciel sereno. L’ex-sindaco che cinque anni fa aveva fatto un passo indietro davanti alla candidatura della cognata Maria Elisabetta Galli, questa volta non ha avuto remore a tornare in pista con una nuova lista (SiAmo Marnate e Nizzolina) e una ritrovata verve molto social, per riprendere il discorso interrotto nel 2019.
Perchè ha sentito il bisogno di ricandidarsi?
Il mio ritorno in campo è stato quasi una scelta obbligata dalle tante critiche dei cittadini a questa amministrazione, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo. Credo che in questo momento a Marnate serva qualcuno che ha una certa esperienza e io ho fatto cinque legislature in consiglio: da consigliere, poi capogruppo, poi assessore, vicesindaco e sindaco. Sono stato l’ultimo segretario cittadino della Dc e ho visto cambiare molte cose.
Quali sono le critiche più ricorrenti che ha raccolto?
Il refrain è: il paese è morto. Il tessuto delle associazioni è ferito. Con Cerana si organizzavano tante manifestazioni e la gente partecipava. Questa amministrazione, invece, hanno fatto una guerra politica contro la Pro Loco che ha distrutto tutto e la gestione del Centro San Carlo è stato il campo di battaglia con il risultato che ora si è perso quel capitale di socialità che la gestione della Pro Loco garantiva. Poi la scelta di accentrare l’organizzazione delle manifestazioni in paese ha avuto come contropartita l’aumento dei costi per le manifestazioni senza poi ottenere successi di pubblico.
Quindi propone un cambio di rotta su questo tema.
È importante per noi riallacciare i rapporti con la Pro Loco e sostenerne le attività. Far ripartire le iniziative culturali attraverso le associazioni. Riporteremo la comunità al centro in un paese in cui le famiglie giovani si trasferiscono volentieri perchè abbiamo zone verdi e che non hanno costi esorbitanti.
Quali altri cambiamenti vanno fatti secondo voi?
Abbiamo visto perggioramenti anche nella pulizia delle strade e nel taglio del verde. Aver venduto la spazzatrice ci ha costretto a fare un appalto per pulire. Andrà rivista la questione della distribuzione dei sacchetti per la differenziata.
Quali sono, invece, le proposte nuove della vostra lista?
Crediamo che Marnate abbia bisogno di un servizio essenziale come la casa di riposo. È un’esigenza sentita dalle famiglie con l’aumento del numero delle persone anziane e c’è un privato interessato a realizzarla. Questo porterebbe dei vantaggi per molte famiglie che altrimenti devono andare fuori dal paese e a costi maggiori. Un’altra priorità è il miglioramento delle strade. Vanno valutati investimenti per risolvere tante situazioni critiche. Una di queste è la strada che scende in valle che va allargata mentre per pedoni e ciclisti vogliamo ripristinare e rendere fruibile il sentiero che scende dal monumento ai marinai verso il fondo valle.
Sport e giovani. Anche voi avete gli occhi puntati sulla scadenza della convenzione dell’area Mondodomani?
Sì, perchè la convenzione con gli attuali gestori scade il 31 dicembre e l’intera area tornerà nella disponibilità del Comune. Per come era stata impostata all’epoca è rimasta una realtà molto bella ma poco frequentata dai marnatesi. Vogliamo far uscire questo luogo dall’elitarismo e aprirlo al paese sia per quanto riguarda le strutture sportive che per la club house che potrebbe diventare un luogo di socialità. Gli attuali gestori, da quanto abbiamo capito, non riescono più ad andare avanti. Ma non ci fermeremo a questo: vogliamo rifare gli spogliatoi del campo di via Kennedy, collaborare con le associazioni sportive per organizzare eventi di promozione dello sport.
Ci dica qualcosa sulla lista.
In lista abbiamo professionalità importanti a partire da Vincenzo Anastasi, che ha comandato la stazione dei carabinieri di Gorla Minore per 26 anni, per la sicurezza. Abbiamo ancora l’idea di creare un comando unico della polizia locale. Poi abbiamo in lista persone di esperienza come Donata Canavesi che è stata vicesindaco con la mia giunta, Alessandro Bonfanti che è stato consigliere provinciale ma anche esponenti di associazioni e società civile.
Una squadra molto motivata e carica.