Alla guida della lista che propone un’alternativa per Solbiate Olona c’è uno store manager di 43 anni dalla lunga barba che da qualche anno ha deciso di impegnarsi nel paese che ormai sente suo. Lui, infatti, viene dalla provincia di Bergamo e più precisamente da Seriate anche se vive qui da 30 anni. Il suo nome è Alex Dolcetto e si candida con una nuova lista civica (appoggiata da Fratelli d’Italia) che si chiama Focus Solbiate – Impegno e Passione.
Ci racconti un po’ di lei. Qual è la storia di Alex Dolcetto?
Sono uno store manager di negozi da una ventina d’anni. Sono papà di due figli e vivo a Solbiate da oltre 30 anni. Sono arrivato da Seriate a 12 anni, mio padre lavorava nell’esercito ed era impiegato alla caserma Nato. Ho studiato qui e ho sposato una solbiatese e nel corso degli anni ho lavorato anche fuori Solbiate, nel nord Italia. Quando ho deciso di fermarmi mi sono avvicinato alla politica, circa 5 anni fa, dopo le ultime elezioni. Nonostante la sconfitta ho iniziato un percorso insieme a La Voce Solbiatese e all’ex-sindaco Melis poi il percorso si è bruscamente interrotto.
Lei voleva fare il candidato sindaco?
No. Avrei voluto fare il candidato consigliere, inizialmente, ma ho dovuto bruciare tutte le tappe. Diciamo che sono abituato ai campi repentini.
L’addio di Melis e il ritiro della sua lista non vi ha fatto perdere d’animo?
Dopo lo sbandamento iniziale ci siamo subito organizzati con persone nuove. Abbiamo messo insieme una lista di solbiatesi che vivono costantemente il territorio e che si sono avvicinate in ogni modo. Ne è venuta fuori una lista candidati molto varia: tra noi abbiamo artisti, commerciali, una guardia giurata, un ufficiale di polizia locale, una restauratrice. Un gruppo variegato, mediamente giovane, che può mettere competenze e passione a disposizione della comunità.
Cosa vi differenzia dalla lista Più Solbiate?
Ciò che ci differenzia dall’altra lista è l’approccio che abbiamo avuto sin dall’inizio. Loro puntano sulla continuità mentre noi siamo partiti dall’ascolto dei cittadini. Sono emersi 8 pilastri programmatici interconnessi tra di loro: ambiente, famiglia, inclusione e coscienza sociale, sicurezza, istruzione, rete, viabilità, istruzione e cultura, promozione del territorio. Sono le richieste che abbiamo raccolto nell’ultimo mese e devo dire che c’è stato tanto ritorno dai cittadini. Siamo nuovi e stiamo contattando e parlando con tutte le associazioni. Vogliamo poi riportare questa rete di relazioni nel comune. Stiamo intrecciando relazioni anche con gli altri comuni intorno.
Da questo ascolto che cosa è emerso? Cosa chiedono i solbiatesi?
Ci è stato detto che i privati e le imprese stanno facendo fatica ad ottenere risposte dall’ufficio tecnico per mandare avanti le pratiche. L’ottimizzazione del funzionamento di questo ufficio è una delle priorità perchè da lì passa una parte del rinnovamento e dello sviluppo del paese. Vogliamo recuperare quello che nell’ultimo anno non è stato fatto.
Come pensate di farlo? Solbiate Olona ha un problema di dipendenti comunali.
Tenendo la mente aperta a nuove soluzioni. Secondo noi bisogna uscire dalle rigidità delle amministrazioni comunali e portare una mentalità più manageriale che permetta di portare a casa il risultato. Proprio nell’ottica di collaborazione con le altre amministrazioni potremmo trovare una soluzione chiedendo a chi è più strutturato di noi di darci una mano.
Siamo al 10 giugno. Lei è il nuovo sindaco di Solbiate Olona. Quale sarà la sua priorità?
Si partirà dalle cose più semplici. Prima di tutto cercherò di capire bene cosa è stato fatto fino ad oggi e poi mi occuperei di chiudere alcune situazioni che sono aperte da troppo tempo come le problematiche strutturali all’area feste e quelle relative alla sicurezza stradale su alcuni rettilinei.
Nel medio-lungo periodo?
Gli obiettivi di medio-lungo periodo riguardano uno sviluppo tecnologico utile per la comunità. Ad esempio abbiamo l’intenzione di creare un un parco fotovoltaico in un terreno non utilizzato dal comune. Un altro obiettivo è quello di provare a sviluppare una rete turistico/commerciale approfittando del Giubileo e sfruttando la via Francisca che passa in Valle Olona.
Nel nostro programma abbiamo previsto uno sviluppo sostenibile del territorio senza andare a toccare l’ambiente. Vorremmo agevolare la trasformazione dei fabbricati troppo vecchi o abbandonati, ce ne sono tanti a Solbiate Olona, in nuove e più moderne costruzioni
In questi anni è aumentata la spesa sociale a causa di un aumento delle fragilità. Che proposte avete?
Solbiate è un comune che storicamente aiuta molto a livello economico e poco a livello di servizi. Vogliamo aiutare le famiglie più fragili, ad esempio quelle con disabili a carico, e creare attività che possono aiutare le famiglie e i loro tempi con pre e post scuola, pedibus. La rete delle associazioni in questo caso sarà fondamentale.