Punta dritto al secondo mandato Luigi Clerici, primo cittadino uscente di Uboldo, candidato sindaco con la lista Centrodestra di Uboldo.
Nato ad Uboldo nel 1953, all’ombra del campanile di San Cosma, è questo il paese in cui ha sempre vissuto. Sposato, padre di due figli e nonno di due nipoti, ha fatto per 35 anni il pendolare verso Milano, dove ha lavorato in banca. «Dal 1971 al 2019 sono stato volontario Avis, di cui ho sposato in pieno lo spirito: volontariato anonimo e gratuito» racconta di sé. Inizia il suo percorso nella politica locale alla fine degli anni ’80, quando entra nel partito socialista di Uboldo.
Nel ’97 poi il suo primo ingresso in consiglio comunale come consigliere di minoranza all’interno di una lista civica. Già candidato sindaco nel 2007, la sua lista venne poi esclusa, insieme ad una lista di centrosinistra, dalla corsa elettorale. Ci riprova poi nel 2019 dove diventa sindaco con il 1760 voti. Perché l’impegno in politica? «Perché lo considero un impegno civile per la tua comunità e il luogo in cui hai vissuto. Ad Uboldo sono nato e cresciuto, ho visto il mio paese cadere e rialzarsi. Quello di un sindaco di un paese come questo è poi più un impegno amministrativo che politico».
LA LISTA. «Per l’80% sono candidati già presenti nell’attuale amministrazione, abbiamo aggiunto altre cinque persone esperte in diversi settori. La coalizione ha uno spirito liberale, con fondamenti cattolici molto importanti. L’impronta che abbiamo è quella della solidarietà, dell’integrazione e dell’uguaglianza. La squadra mi ha riconfermato per altri cinque anni ed io ho accettato perché voglio concludere i progetti che abbiamo avviato».
COME STATI QUESTI 5 ANNI DA SINDACO. «Sono stati anni bui e impegnativi, abbiamo dovuto gestire le emergenze che hanno rubato gran parte del nostro tempo e delle risorse a disposizione. Ad esempio l’ultima emergenza che abbiamo affrontato sono gli eventi atmosferici che hanno messo in ginocchio il nostro paese. Tutto ciò però non ci ha impedito la realizzazione dei nostri progetti, alcuni sono stati differiti nel tempo perché abbiamo speso i soldi per le emergenze. Anche per i dipendenti comunali sono stati anni di lavoro molto intensi».
IN QUESTI CINQUE ANNI COME È CAMBIATO IL PAESE. «Come grosse opere abbiamo messo mano all’asilo nido con 630 mila euro, diventata una struttura a consumo zero, poi il centro sportivo comunale per 924 mila euro di investimenti, dove abbiamo rifatto il percorso vita con materiale drenante, cambiato le pompe di calore e creato un’aula didattica. Secondo me il paese è migliorato in questi cinque anni. È certo che due anni di emergenza covid, due grandinate e una tromba d’aria si sono fatti sentire.
Abbiamo lavorato tanto. Per i danni del maltempo della scorsa estate ad esempio, il nostro impegno è stato quello lavorare per poter riaprire le scuole in tempo. Siamo dovuti intervenire urgentemente per rifare tutte le coperture e le scuole hanno poi riaperto».
QUALCOSA CHE SI POTEVA FARE MEGLIO? «Uno obiettivo che non è stato raggiunto è il trasferimento della Polizia locale, che doveva trasferirsi all’ex Mercantile lo scorso anno, dobbiamo ancora realizzare la tettoia della Sos. C’è anche da completare l’area dello skyfitness sempre alla ex Mercantile».
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UN SOGNO PER UBOLDO. «Nei prossimi cinque anni mi piacerebbe vedere realizzata il tratto di strada che va dall’uscita dell’autostrada di Uboldo fino alla statale verso Rescaldina, sulla ex Bustese. Questo per togliere un po’ di traffico dalla via IV Novembre, la via che taglia in due il paese».
IL PROGRAMMA ELETTORALE. «Vogliamo creare un parco energetico nell’ex cava, sistemare gli immobili comunali con il social bonus, concludere la riqualificazione del centro storico, che è un progetto che gli uboldesi aspettano da 30 anni, era partito dalla precedente amministrazione, noi abbiamo iniziato a comperare le aree e ad avviare il progetto. Un altro progetto è costruire una comunità energetica su tutti gli immobili comunali».
L’APPELLO AL VOTO.