Grande successo ieri sera per l’incontro organizzato a Solbiate Olona da Marco Reguzzoni, candidato alle elezioni europee con Forza Italia. Presenti circa 400 persone alle quali Reguzzoni ha illustrato i punti programmatici della sua campagna elettorale: «La promessa che vi faccio – ha detto – è quella di andare a Bruxelles per essere concreto, coerente e disposto a tutto pur di difendere lavoratori, imprenditori e pensionati del nostro territorio».
Presente lo stato maggiore di Forza Italia, con delegazioni da tutte le sezioni. Il segretario provinciale Simone Longhini ha introdotto l’evento parlando di «una corsa che sta prendendo vigore giorno dopo giorno, insieme alle percentuali del partito. Pochi qualche mese fa credevano che saremmo arrivati sino a qui». Per il vicecoordinatore regionale Giuseppe Taldone, l’obiettivo del 10% e l’elezione di un rappresentante del territorio in Europa è a portata di mano: «La determinazione e la preparazione pagano sempre. Siamo sulla strada giusta».
«La mia storia politica, professionale e personale è sempre stata all’insegna del fare – ha detto Reguzzoni – In questi giorni di pioggia non avete visto la piena dell’Olona e i suoi effetti distruttivi grazie alla diga di Gurone che ho voluto da presidente della Provincia di Varese, vincendo tutte le resistenze. Oppure ricordo che esiste una legge che porta il mio nome e che feci approvare contro l’abuso nell’utilizzo dell’etichetta Made in Italy nel tessile. Tra le opere più belle, c’è poi la pista ciclopedonale attorno al lago di Varese. Dato che ho sempre creduto nella valorizzazione turistica del territorio, trascinai Varese all’organizzazione del Mondiali di ciclismo nel 2008. E soprattutto ho fatto tante battaglie per difendere Malpensa, con migliaia di lavoratori diretti e indiretti, tanto che l’aeroporto ha assorbito molti esuberi delle aziende tessili uccise dalla concorrenza sleale».
Proprio questo punto sarà decisivo nel suo impegno da parlamentare europeo: «Bisogna essere determinati e autorevoli per tutelare le nostre imprese, di ogni comparto. La Cina, per fare un esempio, è ormai persino arrivata a fare le passate di pomodoro utilizzando dei veri e propri schiavi, per poi spacciare i propri scadenti prodotti come italiani. È l’ennesimo caso in cui si distruggono le nostre aziende eccellenti e si causa un danno gigantesco alla nostra immagine».
«Da tempo siamo sotto attacco e adesso bisogna prendere decisioni forti e concrete per invertire la rotta – ha concluso Reguzzoni – L’unico modo per farlo è andare a Bruxelles e a Strasburgo per lottare all’interno del Partito Popolare Europeo, in modo da riuscire a incidere sulle scelte e sui regolamenti. È necessario tornare a creare valore come abbiamo sempre fatto. Non dobbiamo arrenderci».