Giorgio Volpi ha deciso di rimettersi in gioco per la sua Olgiate Olona con la lista RilanciAmo Olgiate, appoggiata dal centrodestra unito. Dopo i due mandati consecutivi tra il 2004 e il 2014 come sindaco e le precedenti esperienze da consigliere e assessore, a sessantaquattro anni ha deciso di riprovarci e proporsi come sindaco a tempo pieno.
Cosa intende per sindaco a tempo pieno?
«Sono in pensione da aprile e sento di poter dare ancora qualcosa a Olgiate Olona. Voglio rispondere ad un’esigenza che mi è stata presentata da molti cittadini: un sindaco presente e con le porte dell’ufficio aperte».
Come nasce questa candidatura?
Molti mi hanno chiesto di tornare. Da tempo ormai sento i cittadini lamentarsi dei molti problemi del paese: l’incuria del cimitero, il centro abbandonato, i problemi di viabilità, i parcheggi che mancano, l’insicurezza in alcune zone del Buon Gesù, la mancanza di una politica attenta agli anziani».
Fin qui i problemi classici di una cittadina come Olgiate. Qual è, invece, la novità che vuole portare?
Se c’è un tema di cui tutti parlano ma che nessuno affronta è quello educativo e sociale: ad Olgiate Olona abbiamo un’offerta di posti nei nidi che è insufficiente, le materne iniziano a vedere il calo nelle iscrizioni. Non tanto perchè mancano bambini ma perchè c’è una fascia di famiglie che non li iscrive (italiane alcune e in buona parte straniere) e poi ci troviamo con problemi alla scuola primaria dove c’è uno squilibrio interno fortissimo. Credo sia il momento di affrontare questo tema che è educativo e sociale allo stesso tempo provando a creare un’alleanza educativa che ormai è necessaria. La nostra proposta è quella di creare un tavolo di coordinamento con tutti i protagonisti dalle famiglie, alle scuole, coinvolgendo le associazioni, per portare questi bambini a frequentare la materna dove avere un primo approccio con la lingua e con le regole. Si tratta di un lavoro complesso e i cui benefici si vedranno negli anni».
Quali sono, invece, i problemi più urgenti da affrontare per Olgiate? Ovvero quali sono gli ambiti in cui pensate si debba cambiare rotta rispetto alle precedenti amministrazioni?
Uno dei temi urgenti da affrontare è quello del rione Balina e la convivenza tra i residenti ed un’impresa avicola che si trova in quella zona che rende difficile la convivenza (odori e mosche li abbiamo raccontati più volte). Io credo che ci sia la possibilità di dialogare con l’azienda per spostare l’attività di allevamento perché non è più compatibile con la presenza di una zona residenziale. Quersto non significa chiedere la chiusura ma ragionare con l’azienda che adesso ha dimensioni tali da avere le spalle grosse e poter affrontare questo tema e riorientare il sito di Olgiate in modo da non creare problemi con chi abita intorno».
E il resto di Olgiate?
Vista la crescita della popolazione anziana credo sia venuto il momento di ragionafe su una casa di riposo con Idea Verde che ha l’area già destinata e ha espresso la volontà di ospitarla. Per quanto riguarda il cse intendiamo intervenire per risolvere i problemi dell’edificio che è stato progettato male e i risultati li abbiamo visti. Stessa cosa per il nuovissimo palazzetto, che ha mostrato già alcuni limiti. Infine c’è il progetto per rendere Villa Gonzaga finalmente fruibile. In 10 anni non si è mosso quasi nulla e ricordo di aver lasciato 10 milioni alla giunta che è venuta dopo la mia.
Ci racconti qualcosa sulla squadra. Ha dovuto faticare coi partiti per la scelta dei candidati consiglieri?
No.La politica c’entra fino ad un certo punto. Su 16 candidati sono 5 quelli legati ai partiti della coalizione mentre gli altri sono persone della società civile. Ci appoggia anche la lista civica Per Olgiate e il motore della lista è civico. Senza i partiti, però, poi hai più difficoltà a sederti ai tavoli. Diciamo che ho creato una lista non con l’obiettivo di vincere a tutti i costi ma, sicuramente, con quello di amministrare bene Olgiate. Altro obiettivo è quello di far crescere la prossima classe dirigente di Olgiate e i giovani in gamba non ci mancano.