Francesco Bosco ci riprova e mette in campo le sue competenze e una squadra preparata.
La lista si chiama Obiettivo Comune e la ragione di questa scelta emerge nel corso della presentazione della lista che ha svelato un programma ambizioso ma pragmatico. Il candidato sindaco Bosco, geometra e in passato responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Gazzada Schianno, si appoggia all’esperienza di alcuni dei suoi candidati in lista per “centrare i suoi obiettivi”, tra gli altri un consulente energetico, Cristian dal Molin, un project manager, Andrea Manetta, consulenti finanziari, Edoardo Reggiori ed Emanuela Tosoni, e un architetto Renato Reggiori.
Sala consiliare piena e qualche domanda dal pubblico alla fine della presentazione.
Trasparenza, onestà, capacità di ascolto e dialogo con la popolazione si legge in apertura del programma in undici punti (che trovate qui).
La presentazione è stata accompagnata da slide che hanno mostrato non solo gli “obiettivi” principali ma anche la situazione di “punti strategici del paese” su cui occorre intervenire al più presto, compatibilmente con le risorse disponibili.
E tra gli interventi più urgenti non poteva mancare la riqualificazione del vecchio stabile comunale che si trova in piazza Galvaligi
«L’attenzione è rivolta alla ristrutturazione dei fabbricati di proprietà comunale e alla revisione della pianificazione urbanistica, che potrebbe includere concorsi di idee per studenti universitari. Tra i progetti principali ci sono la riqualificazione di Piazza Galvaligi, la ristrutturazione della ex Casa Municipale e della Foresteria di Villa De Strens, e la riqualificazione delle strutture sportive e delle scuole locali» – ha spiegato Bosco che ha mostrato le immagini delle condizioni in cui versa oggi l’ex palazzo municipale recentemente ridipinto all’esterno ma ormai gravemente danneggiato all’interno, soprattutto all’ultimo piano.
«L’idea – ha spiegato Bosco – è di cominciare a riqualificare il primo piano. Lì potrebbe trovare posto, tra altre sale aduso pubblico, una pasticceria o bar, ad esempio. Un’attività commerciale che potrebbe riqualificare la piazza, oggi abbandonata a se stessa».
Interventi urgenti anche per i parcheggi sotterranei di piazza Galvaligi, che mostrano segni di gravi infiltrazioni: «Avevo segnalato già in fase di realizzazione che ci sarebbero stati questi problemi ma non sono mai stata ascoltato e ora, a pagare queste situazioni, siamo noi tutti cittadini, perché gli edifici comunali, le piazze sono di tutti noi».
Interessante il progetto illustrato da Andrea Manetta che, tra le altre cose è allenatore della Robur et Fides: «Potremmo trovare all’interno dell’ex municipio uno spazio per collocare un Istituto Tecnico Superiore (ITS) per la specializzazione post-diploma in settori tecnici e tecnologici. In altri paesi esiste già, e questo potrebbe contribuire a mettere in contatto i giovani con le aziende del paese».
Tra le questioni da affrontare quella dell’ ufficio tecnico: «Per garantire un’amministrazione efficiente, il nostro programma prevede la riorganizzazione degli uffici comunali e la digitalizzazione, iniziando dall’Ufficio Tecnico – ha detto Bosco- .Al momento abbiamo un solo dipendente che tra poco se ne andrà. L’ufficio tecnico è il cuore del Comune: se non è produttivo tutto si ferma».
Non poteva mancare poi l’annoso problema delle ferrovia che taglia in due il paese: «Per migliorare la viabilità locale, il programma prevede la creazione di nuove aree di parcheggio e la risoluzione del problema del passaggio a livello di via Morazzone. Le soluzioni non sono semplici e soprattutto sono costose. Cercheremo un dialogo con rete ferroviaria italiana per capire come muoverci.
Sono previsti poi interventi sulle asfaltature e la riqualificazione dei percorsi ciclo-pedonali. La sicurezza sarà rafforzata con un aumento del personale della Polizia Locale, l’espansione della videosorveglianza. Vorremmo poi, in collaborazione con Areu, individuare campi di atterraggio notturno per elisoccorsi e posizionare nuovi defibrillatori in luoghi strategici».
Bosco ha spiegato infine perché era contrario all’intervento viabilistico intorno all’Istituto superiore Keynes della Provincia: «Senza un ufficio tecnico efficiente ci saremmo trovati ora con un progetto, già finanziato, da gestire. Sarebbe stato francamente impossibile e oltre le nostre capacità. Meglio pensare a mettere in sicurezza il passaggio pedonale che dal Keynes porta alla stazione. Quello sì è davvero urgente e ci compete».
«Obiettivo comune del nostro gruppo sono il benessere del paese e della comunità – ha concluso Bosco – Abbiamo grandi aspirazioni che desideriamo concretizzare con progetti e interventi che miglioreranno la vita di tutti noi».