Gunnar Vincenzi, candidato sindaco a Cantello con la lista “Cittadini in Comune” è molto arrabbiato. Le voci, in paese e non solo, che insinuano che lui sia in qualche modo dietro all’arrivo della Digos negli uffici comunali di Cantello per un’indagine su un caso di abuso d’ufficio lo indignano dal punto di vista personale, professionale e politico. Per lui – avvocato, amministratore di lungo corso, con due mandati come sindaco di Cantello e uno come presidente della Provincia – un’insinuazione inammissibile.
Ci ha tenuto a chiarirlo ieri sera, in apertura dell’incontro elettorale con i cittadini di Gaggiolo, e lo ribadisce a Varesenews: «Non giudico la vicenda. La mia posizione è assolutamente garantista, lo sono per indole e per professione – dice – Chiara Catella avrà tutto il tempo e il modo per difendersi nelle sedi opportune. Ma le voci che dicono che sono stato io proprio non le ammetto. Non c’entro niente e mi sono davvero stufato di queste insinuazioni. Da ora se qualcuno verbalmente o per iscritto si permetterà di alimentare ancora queste voci, prenderò seri provvedimenti».
Voci che Vincenzi considera un’offesa anche sul piano politico: «Non ho certo bisogno di mettere in difficoltà Chiara Catella con questi mezzi in piena campagna elettorale – aggiunge – Ho un passato da amministratore, faccio politica da una vita e soprattutto non ho niente contro di lei, che è stata la mia pupilla e assessore durante il mio mandato. La mia candidatura a queste elezioni nasce da una richiesta di tanti cittadini che evidentemente non sono del tutto soddisfatti di questa amministrazione, da cui mi sono dimesso, e che mi hanno chiesto di scendere in campo. L’ho fatto con un gruppo di persone di grande qualità ed è su persone e programmi che ci confrontiamo».