In tanti comuni è uno dei tormentoni del periodo che precede il voto: dibattito sì, dibattito no.
Spesso utilizzato dai cittadini per farsi un’idea delle idee e dei programmi presentati dalle diverse liste, anche in questa tornata elettorale in diversi comuni si sono tenuti o si terranno confronti pubblici, moderati da giornalisti o da associazioni, come successo recentemente a Olgiate Olona. O a volte sono gli stessi candidati che avanzano la proposta ai loro “avversari”, cosa avvenuta a Marnate con il sindaco Galli.
Anche a Gorla Minore se ne è cominciato a discutere: prima le Acli, poi il Comitato genitori hanno avanzato ai due schieramenti la richiesta di incontrarsi per un confronto pubblico.
Il confronto, però, non ci sarà: se Fabio Lorvetti (“Per una Comunità rinnovata”) si è subito detto d’accordo a incontrare Fabiana Ermoni per un dibattito davanti ai gorlesi, la candidata di “Progetto per Gorla + Viva” ha risposto di no.
Fabio Lorvetti evidenzia il proprio rammarico per il dibattito mancato: «Mi spiace che Fabiana non abbia voluto partecipare al confronto “diretto” che ci è stato proposto per ben due volte a gennaio dalle ACLI di Varese e ad aprile da alcuni componenti del comitato genitori della scuola primaria Parini. Ritengo che il confronto sia un elemento fondamentale per un paese democratico».
Secondo Fabiana Ermoni, in realtà, il confronto sulle visioni differenti dei due schieramenti c’è già stata più volte, dietro i banchi del Consiglio comunale: «Nel rispetto di tutti, credo che il confronto con l’altro candidato sia stato fatto più volte in Consiglio comunale. per cui non vedo che valore aggiunto possa dare ora. Abbiamo una visione differente di amministrare e lo abbiamo già sottolineato».
Da parte di Ermoni, inoltre, la volontà di indirizzare il tempo che resta fino alle elezioni dell’8 e 9 giugno all’incontro con la popolazione e una proposta: una intervista doppia, “stile Iene” (come si suol dire, ndr) fatta non in contemporanea, senza un contraddittorio, ma con le stesse domande rivolte prima a uno e poi all’altro candidato, e poi montate insieme in un video.
Queste le parole della candidata di “Progetto per Gorla + Viva”: «Ad ogni modo in questo ultimo rush finale, con ancora altre iniziative da portare aventi, preferisco dedicarmi agli incontri diretti coi miei concittadini. Se volete sono disponibile per un’intervista doppia».
Una proposta che però, secondo Lorvetti, non permetterebbe ai cittadini di seguire un contraddittorio autentico fra le due parti: «Un confronto fatto in qualsiasi altro modo (sulla carta stampata, o con interviste separate) non credo possa essere considerato tale e rischia di rimanere sterile e poco realistico, direi costruito. È ovvio che per fare un confronto diretto con un dibattito occorre avere conoscenze e competenze (e ciò vale per entrambe), con il rischio di non essere precisi nelle risposte, ma ritengo che i nostri cittadini siano sufficientemente intelligenti per comprendere la possibile difficoltà che può presentarsi in tale occasione e per capire la differenza tra ciò che viene preparato seduti ad una scrivania, con l’aiuto di collaboratori, e ciò che è improvvisato su un palco, dove sei solo e con un giornalista che ti pone domande per la prima volta».
«Ritengo inoltre che un confronto diretto avrebbe dato ai nostri cittadini la possibilità di conoscere meglio i propri candidati, in una particolare situazione in cui sarebbero emersi elementi di spontaneità, sincerità e competenze» conclude il candidato di “Per una comunità rinnovata”.
Le porte dell’auditorium – dove presumibilmente si sarebbe svolto il dibattito aperto a tutta la cittadinanza – restano chiuse: la campagna elettorale, dunque, andrà avanti nelle piazze, nelle dichiarazioni pubblicate sui social dai candidati e nelle interviste che Ermoni e Lorvetti rilasceranno ai giornalisti.
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