(Nella foto: da sinistra Federica Urgese e Martina Orlandi)
A meno di un mese dalle Elezioni, l’invito ad andare a votare arriva dalle due candidate più giovani di Gorla Minore.
Federica Urgese e Martina Orlandi, rispettivamente di 28 e 26 anni, sono scese in campo con un obiettivo chiaro: sostenere il loro candidato sindaco ed essere elette in Consiglio comunale.
Una determinazione e una voglia di impegnarsi che hanno colpito Fabio Lorvetti, che ha in squadra Orlandi, e Fabiana Ermoni, che ha Urgese nel proprio gruppo.
Urgese scende in campo per la prima volta, Orlandi ha alle spalle cinque anni come consigliere comunale; entrambe concordano su un punto: votare è importante.
FEDERICA URGESE
Parlaci di te e della tua decisione di candidarti
«Ho 28 anni e lavoro come impiegata in un’azienda di trasporti. Non ho mai fatto politica e ho deciso di candidarmi perché mi è stata data questa possibilità e ho deciso di mettermi in gioco e provare una nuova esperienza.
Ciò che vorrei fare, essendo la più giovane, è contribuire ad offrire delle possibilità ai miei coetanei: a Gorla c’è poco da fare e tanti vanno via. Mi piacerebbe che questa realtà cambiasse, che ci fosse qualcosa di bello da vivere in paese tale da inglobare i giovani».
Raccontaci del gruppo di cui fai parte
«”Progetto per Gorla + Viva” ha conquistato la mia fiducia perché ho notato che c’è voglia di cambiare, di migliorare il nostro paese e lavorare sugli aspetti che necessitano cambiamento. Inoltre Fabiana (Ermoni) mi sembra una bella persona, ricca di buoni propositi, energia e grinta e per queste ragioni ho voluto provare a sostenerla insieme al resto della squadra».
Perché chiedi ai gorlesi di andare a votare?
«Perché è un diritto che abbiamo e non possiamo trascurarlo, ne dobbiamo usufruire: se non votiamo non possiamo poi lamentarci se le cose non vanno come vorremmo. Se vogliamo migliorare l’Italia, il mondo e Gorla Minore dobbiamo iniziare facendoci sentire».
MARTINA ORLANDI
«Ho 26 anni, faccio l’impiegata in una azienda informatica e suono nella Banda musicale da quando avevo 8 anni. Il motivo principale che mi ha convinto ad entrare in politica è la volontà di mettersi a servizio della mia comunità, pensando soprattutto al futuro dei giovani. Io arrivo da un’esperienza solo teorica, con gli studi in Scienze politiche, ma al fianco di Migliarino prima e poi in questi ultimi anni con il resto della squadra ho potuto comprendere i meccanismi della politica e quanto sia importante l’impegno di tutti».
Raccontaci del gruppo di cui fai parte
«“Per una comunità rinnovata” è un gruppo molto coeso, ma anche sempre pronto ad accogliere persone nuove, a prescindere dalle idee politiche che ciascuno ha: questo ci permette di mettere a confronto diversi punti di vista e idee nuove. Mi trovo molto bene con Fabio (Lorvetti), che ha la capacità di farti sempre sentire a tuo agio ed ha fiducia nelle capacità delle persone, sostenendole nel presentare le proprie idee. Insieme a lui, stiamo pensando al futuro di Gorla, con progetti concreti e utili».
Perché chiedi ai gorlesi di andare a votare?
«Perché il nostro voto conta: siamo noi che decidiamo chi saranno le persone che andranno ad amministrarci, soprattutto in un comune piccolo come il nostro. L’astensionismo è una scelta facile qualora non si voglia prendere una decisione, ma ogni voto fa la differenza: io dico anche ai miei coetanei che non per forza bisogna votare per me, ma ciò che conta è esprimere la propria volontà e pensare al bene della nostra Gorla».
In anni in cui l’astensionismo caratterizza le tornate elettorali, con percentuali molto alte di cittadini che scelgono di non avvalersi del diritto a scegliere chi li rappresenterà, l’impegno di queste due ragazze può forse stupire. Ancor di più perché, ascoltandole parlare, ci si accorge come entrambe non rappresentino una “quota giovane” di facciata, ma abbiano davvero voglia di impegnarsi.
Fra le file della maggioranza o dell’opposizione, ci si può dunque augurare che Orlandi e Urgese trovino posto sui banchi del Consiglio comunale.