C’è tutta l’energia e la speranza di chi ha un progetto da concretizzare. Il programma di Caronno Cambia è preciso sin nel minimo dettaglio, frutto di un lavoro di mesi.
Il gruppo di Samuele Celona ha messo in atto la sua strategia molto tempo fa, quando ancora Raffella Galli era sindaca di Caronno Varesino: l’idea di “cambiare” il paese è germogliata prima che cadesse la giunta ed fiorita per questa tornata elettorale.
Le liste per le amministrative saranno quattro due di centrodestra e due civiche, Caronno Cambia è una delle liste civiche con una squadra composta prevalentemente da giovani e soprattutto di professionisti: la candidata più esperta è Cinzia Zanon, 62 anni, pensionata della pubblica amministrazione, i più giovani sono Massimiliano Conti, studente universitario e Matteo Canciani, dottorando in nanotecnologie, entrambi di 24 anni. Lo stesso candidato, Celona, ha 30 anni.
Ieri, venerdì 10 maggio, la squadra ha presentato, in una piccola sala ma piena in ordine di posto, il suo programma. In realtà ha presentato la giunta al gran completo, con ruoli e compiti già assegnati a seconda delle competenze di ciascuno. [lefoto id=1657752]
«Mi sono chiesto che cosa succederebbe se non lasciassimo ad altri la gestione del nostro paese – ha esordito Celona – E così abbiamo cominciato a lavorare. Con il motto “noi pensiamo a Caronno, punto” vogliamo sottolineare l’impegno di prenderci cura della nostra comunità e di ogni cittadino, al fine di rendere la vita nel nostro paese più piacevole, sicura e orientata al futuro». ha esordito il candidato sindaco.
«I nostri valori sono trasparenza, cura e innovazione. Il municipio è la casa dei cittadini deve avere mura solide ma pareti di vetro tutti i caronnesi possono e devono guardarci dentro deve concludersi il tempo di un’amministrazione lontana dal cittadino che opera senza contraddittorio. Cura significa interessarsi dei bisogni dell’altro; innovazione vuol dire trasformare l’ordine delle cose per farne di nuove, non si può costruire dal nulla ma ricombinando gli elementi si può realizzare qualcosa di migliore».
Il programma è davvero molto ampio: 17 pagine che analizzano nel dettaglio ogni aspetto dell’amministrazione “straordinaria” del paese (qui tutto il programma di Caronno Cambia). I candidati hanno spiegato come intendono realizzarlo, ciascuno sulla base del ruolo che gli sarà affidato: si è parlato così di politiche giovanili, ambito che oggi a Caronno non esiste, di ambiente ed energia rinnovabile, di Pgt e di riduzione del consumo del suolo oltre che della riqualificazione del centro storico.
«Abbiamo analizzato le problematiche che paese si trova ad affrontare studiando i documenti amministrativi con particolare attenzione al bilancio comunale per comprendere al meglio le nostre possibilità di intervento. Non ci sono sogni, solo progetti concreti e realizzabili».
Per questo si è parlato della necessità di cercare di avere accesso ai bandi. Tra le spine nel fianco di tutte le amministrazioni passate, e di quelle che verranno c’è Villa Menni: «Con le enormi risorse fino ad oggi destinate al progetto, oltre 3 milioni di euro, è stato completato il parco di accesso e si andranno a rendere disponibili solo tre sale del piano terra. I locali restanti sempre al piano terra, tutto il piano superiore, il giardino interno di accesso e la ristrutturazione della fontana saranno oggetto di interventi successivi che impegneranno l’amministrazione in un notevole ulteriore investimento. Abbiamo riflettuto e ci siamo confrontati sull’opportunità o meno di completare l’opera per non disperdere le risorse economiche fin qui investite, in quanto significherebbe gettare al vento soldi dei cittadini. Ci proponiamo quindi di attivare ogni strategia che possa portare al completamento dell’opera. Per non gravare eccessivamente sul bilancio comunale andremo a caccia di bandi dai quali possono derivare risorse indispensabili a questo progetto. Intendiamo dedicare alcuni degli spazi immediatamente usufruibili di Villa Menni alle attività di aggregazione per i giovani, e adibire a una sala al coworking».
Tra i progetti non manca la rivalutazione del Fondo Albini, che costituisce la memoria storica della biblioteca con circa tremila volumi.
Nel programma ampia parte è riservata alla ricostruzione del tessuto sociale con attenzione agli anziani, alle associazioni, ai commercianti.
«Amministreremo Caronno Varesino con la stessa attenzione e responsabilità di un buon padre di famiglia – ha concluso Celona che sta portando il programma casa per casa -. I nostri principi sono onestà, rispetto del ruolo, dell’istituzione e soprattutto dei cittadini».