Dopo averlo scritto tutti insieme, e ora al momento di raccontare il programma: è più o meno questo l’appello -anzi la chiamata- che fa Lorenzo Aspesi, il candidato di Per Cardano.

Alle spalle c’è un lavoro di gruppo iniziato già nell’inverno scorso e che attraverso una serie di gruppi tematici e per fasce d’età a costruito il programma: “Quando siamo partiti in questo percorso, si parlava di 88 cittadini, poi da lì abbiamo fatto 11 tavoli tematici, poi tre plenarie. In totale abbiamo fatto 27 incontri, 60 ore di lavoro, 110 persone coinvolte”. Una fase di partecipazione che comunque vada ha costruito un “gruppo di opinione che vogliamo continui”.

Descrivere la città che vorrebbe Aspesi usa due parole precise: “Cardano torni ad essere accogliente e aggregante”

Ma non solo: “ Vogliamo che diventi protagonista. Dove? Sui tavoli dove si decide il futuro del nuovo territorio. In una nuova dimensione di relazione con quel che c’è intorno”

Aspesi ha toccato i sei grandi capitoli del programma costruito insieme ai gruppi di lavoro, che contengono poi anche le quindici proposte più puntuali raccolti su un apposito volantino.

Il primo capitolo – per dire – si chiama “Per una città bella e vivibile”. Cosa contiene? Ad esempio l’impegno alla “revisione del Pgt ormai in vigore da dodici anni, con lo stop al consumo di suolo e recupero di spazi inutilizzati”, al potenziamento delle piste ciclabili (“partendo da un cardo e un decumano per il paese”), alla valorizzazione della brughiera. Con un’idea in più: una “micro foresta per Cardano” fatta con un albero per ogni nuovo nato.

Ma anche una Cardano accogliente attraverso lo scambio generazionale e l’impegno per la cultura, “che parte da ricostruire le tradizioni (con unico calendario, non con le assurde sovrapposizioni) e crearne di nuove”.

Nel secondo capitolo – “Cardano cresce” – le scelte per le famiglie. Tra le novità: “vorremmo dare un budget economico al Consiglio Comunale dei Ragazzi e Ragazze, così che si rendano conto di cosa significa costruire qualcosa di concreto”..L

Terzo capitolo dedicato all’ambiente, poi ancora una Cardano viva e sicura, il quinto capitolo con attenzione al benessere delle fasce anziane, con l’idea di fare di Casa Paolo VI una “casa albergo”, punto centrale per gli anziani che hanno dei bisogni di assistenza ma non continua.

Nel sesto capitolo delineata una “città protagonista” basata sulla trasparenza. Citato in particolare il rapporto con Malpensa, da considerare su salute e qualità dell’aria, sostenibilità del sistema, qualità del lavoro.

Poi anche un richiamo alla necessità di attuare “semplificazione continua delle procedure della pubblica amministrazione, stando in pari con le tecnologie”, ma anche un impegno sugli orari degli uffici, “un tema riportato molto dai cittadini ai nostri gazebo”.

Sullo sport impegno a una programmazione d’uso degli impianti, per “garantire accesso a tutti, sport agonistico ma anche per tutti”.

È sulle accuse di Iametti di non credere nel rinnovo del pattinodromo? “Credo faccia parte della valanga di cose dette. Abbiamo già schedulato e budgettato un grande investimento da 600mila euro da Pnrr e 200mila da Comune: è una bella opera ma serve un’opera protetta dal punto di vista dell’utilizzo, servono progetti ben precisi per valorizzarla. È una fesseria dire che siamo contrari”.