Alla corsa per le elezioni amministrative di Comabbio si unisce anche Mariolino Deplano, imprenditore di 67 anni, sostenuto dalla lista “La Comabbio Che Vorrei“. L’obiettivo della candidatura di Deplano è quello di avanzare un progetto alternativo rispetto a quello dell’amministrazione uscente e «che punti a sviluppare e a far crescere la comunità del paese».

«Negli ultimi anni – afferma infatti Deplano – abbiamo notato un costante deterioramento qualitativo nel vivere il paese. Riteniamo quindi che sia assolutamente necessario attivarsi per costruire un progetto che punti allo sviluppo e alla crescita della nostra comunità. Nonostante i due mandati ottenuti, non si percepisce quali siano le linee d’indirizzo che l’attuale amministrazione ha messo in campo per migliorare la qualità di vita dei cittadini di Comabbio. Abbiamo quindi creato una squadra, coinvolgendo persone che per competenze ed esperienze personali già consolidate, possano garantire quelle peculiarità indispensabili a generare le condizioni necessarie ad una ripartenza, scrollandoci finalmente il pervasivo e presente immobilismo».

La lista

I candidati di “La Comabbio Che Vorrei” sono: Roberta De Maio, Luigi Foglia, Pietro D’Antone, Elena Chioatto, Nadia Paganini, Leonardo Pezzani, Costantin Melenti, Josè Pablo Solans Vila e Rosemarie Magrì.

Il programma

“La Comabbio Che Vorrei” propone un programma articolato in due parti principali: una che riguarda attività a breve termine e la seconda – più strutturata – con obiettivi di medio e lungo periodo.

Nell’immediato la lista di Deplano punta a incidere sui servizi di base. «Prioritario – sottolinea il candidato sindaco – diventa quindi riorganizzare e riattivare in loco quei servizi che riteniamo essenziali per il benessere di tutta la comunità: quali ad esempio il presidio degli ambulatori di medici di medicina generale, del dispensario farmaceutico, della facilitazione di accesso ai servizi comunali secondo un piano degli orari che ne consenta una migliore fruizione e non da ultimo fornire maggiori garanzie al settore educativo. Su tutta questa partita il Comune non può essere soggetto passivo, così come deve saper stimolare le sinergie associative e di volontariato spesso trascurate».

«Il secondo aspetto – aggiunge Deplano – è quello legato alla progettazione delle linee guide di sviluppo che passano per il rafforzamento di un’azione di rete con i Comuni limitrofi. Con i quali dovranno essere affrontati i temi che riguardano lo sviluppo ecosostenibile e di tutela, la valorizzazione dell’importante patrimonio territoriale, collinare e lacustre. Fermo è anche l’intento di avviare lo studio per la realizzazione di una comunità energetica che possa portare complessive economie di scala».