Giovanni Focchi non si candida alla guida di Gavirate. È lui stesso ad annunciarlo: nelle comunicazioni precedenti aveva sempre lasciato intendere un lavoro in itinere e che avrebbe condotto al deposito di tutti i documenti.  A pochi giorni dalla presentazione delle liste, Focchi ha deciso di rinunciare:

«Ho deciso, non prima di averne discusso con il gruppo, di ritirare la candidatura a sindaco di Gavirate.

Le motivazioni sarebbero semplicemente potute essere motivi di salute e/o familiari facili da giustificare, dimostrare e che potrebbero forse da sole bastare ma ci sono anche motivi di carattere tecnico ed amministrativo che ci hanno spinto alla decisione. Abbiamo preso questa decisione con serenità dopo ampia e profonda riflessione che andava ben oltre i candidati.

Ringrazio ancora tutti  coloro i quali hanno creduto e partecipato attivamente alla stesura  di un discreto programma elettorale fattibile ed a costi irrisori e mi dispiace deludere coloro i quali hanno riposto fiducia in un progetto di possibile discontinuità e rinnovamento pronto da presentare nei termini di legge e spero che loro capiscano.

Conosciamo bene tutte le problematiche aperte ed irrisolte del comune, ve lo assicuro anche visti i 30 anni di esperienza politico amministrativa.  Problematiche anche ricollegabili alle passate amministrazioni e legate a molti argomenti sui quali dissentiamo con l’attuale maggioranza e sui quali in molti fanno come gli struzzi.

Farò pochi esempi ma significativi.

-Convenzioni mai attuate, una per tutte quella dei ponti ciclo-pedonabili che dovevano essere realizzati da privati, da anni, sulla SP1 ed SP 50. Che fine hanno fatto e soprattutto la mancata realizzazione potrebbe rappresentare un danno erariale ?

-Presunti abusi edilizi in itinere con sequestri e dissequestri di ville.

-Possibili inchieste giudiziarie in corso ?

-L’Ufficio Tecnico Comunale posto sotto sequestro e perquisito per ore con prelevamento di documenti che forse giustifica, a detta di molti utenti/professionisti insoddisfatti, la quasi paralisi del medesimo ufficio.

-La griglia sul torrente Riale tolta anni fa ad Armino. Griglia che serviva si ad impedire ai bambini di entrare ma soprattutto impediva l’entrata di detriti vari durante i temporali e che, collegandosi ad altro torrente proveniente da Ca de Monti, e’ una probabile origine dell’alluvione di pochi anni fa, causata dall’intasamento a valle del tubo che sfocia al lago in zona lido. Il lavoro è stato forse fatto all’insaputa dell’ Ufficio Tecnico?

-I negozi del centro sembrano in sofferenza che bisogno c’era di costruire un  nuovo centro commerciale a Fignano? Non ne bastava uno?

Questi sono fatti accaduti e non frutto di menti malate. Lo affermo potendolo dimostrare ed avendo avuto a che fare alcune volte con organi di Polizia Giudiziaria interessata a tutto.  Sono fatti !

Il sindaco in carica pur avendo la possibilità di ricandidarsi per il terzo mandato non lo ha fatto, assieme a quasi tutta la compagine uscente, lasciando il campo al vicesindaco. Tutto legittimo sia chiaro ma strano.

Durante il consiglio on line del 30 aprile, con 4/5 presenze, prima si è parlato di ultimo consiglio poi, se non ho capito male di un futuro consiglio o forse “consiglio d’emergenza”.

Il programma, il gruppo ed il Logo però rimangono. La politica non si fa solo nei consigli comunali, che in Gavirate da circa 3/4 anni vengono tenuti in via telematica per motivi ai più incomprensibili, Covid a parte, seguiti da pochissime persone e quasi a voler tenere nascoste le cose alla popolazione, ma anche al di fuori.  La sala consiliare è stata concessa nel contempo per eventi culturali in presenza.

Non è assolutamente mancanza di coraggio ma non è nostra intenzione assumerci responsabilità a risolvere problemi che non abbiamo creato e che non ci appartengono nel modo più assoluto.

I problemi sul tappeto ci appaiono incancreniti ed è meglio che le castagne dal fuoco le tiri fuori chi ce le ha messe. Speriamo che la nuova compagine che andrà a governare ci riesca visto che i conti sembrano a posto o altrimenti ci dovranno pensare altri.

In bocca al lupo ai sindaci in pectore e buon vento.

A nome del gruppo Gavirate Civica e Trasparente

Giovanni Focchi ex candidato sindaco.

P.S.

Inviterei tutti a leggere o rileggere ” Gelsomino nel paese dei bugiardi” scritto da Gianni Rodari, nostro emerito concittadino ed unico italiano a vincere il premio Andersen per letteratura giovanile, negli anni della sua permanenza in Gavirate. Molto significativo e dove si dice per esempio che un signore comperò del pane. Tirò fuori di tasca una moneta d’argento ed il panettiere disse no non va bene : noi accettiamo solo monete false. U altro passaggio dice : nel paese della bugia la verità è una malattia».