Con il deposito ufficiale delle liste dei candidati è suonato il gong che da inizio alla campagna elettorale per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Una consultazione che punta a rinnovare il Parlamento europeo e che a cascata determinerà il nuovo assetto delle istituzioni europee. Tra le liste degli aspiranti eurodeputati di tutti i partiti nella circoscrizione nord ovest sono sei le candidature che potremmo ricondurre al territorio varesino che diventano otto se allarghiamo lo sguardo all’Altomilanese.

Partiamo proprio da loro. Scorrendo i nomi depositati dai partiti troviamo due eurodeputate uscenti in cerca della riconferma: sono Isabella Tovaglieri, leghista di Busto Arsizio ed ex vicesindaco della città, e Maria Angela Danzì del Movimento 5 Stelle ed ex segretaria generale a Villa Recalcati.

Ci sono poi il neo candidato Marco Reguzzoni che dalle Ville Ponti di Varese ha lanciato la sua candidatura tra le fila di Forza Italia; il sindaco di Daverio Marco Colombo che invece corre sotto le insegne di Giorgia Meloni e il saronnese Gianfranco Librandi al numero 2 della lista Stati Uniti d’Europa (che raggruppa Italia Viva, +Europa e altri partiti minori, tra cui L’Italia c’è di Librandi). A loro si aggiunge Andrea Cegna, nella lista Alleanza Verdi Sinistra, originario di Castellanza, anche se da qualche tempo si è trasferito a Barcellona.

Allargando lo sguardo all’Altomilanese troviamo invece il legnanese Paolo Alli nella lista di Alternativa Popolare e l’ex vicepresidente di Regione Lombardia di Arconate Mario Mantovani con Fratelli d’Italia.

(Nella foto di copertina: Marco Reguzzoni, Isabella Tovaglieri, Marco Colombo, Andrea Cegna, Mario Mantovani, Gianfranco Librandi; Maria Angela Danzì, Paolo Alli).

Le elezioni europee e la ricerca delle preferenze

Alle prossime elezioni di giugno 2024, verranno eletti 720 eurodeputati, 15 in più rispetto allo scorso mandato. In Italia ne saranno eletti 76. Il numero di deputati eletti da un partito politico è proporzionale al numero di voti che riceve.

Nelle elezioni europee l’Italia usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. È anche per questo che, a differenza delle elezioni politiche nelle quali è più visibile il partito nel suo complesso, nella campagna elettorale per le europee i singoli candidati cercano di ottenere maggiore visibilità con l’obiettivo di ottenere le preferenze che sono quelle che alla fine ne determinano l’elezione.