Dopo Nadia Cannito, Irene Bellifemine e Sandro Damiani, giovedì 25 aprile è stato il turno di Paola Cassina, quarto candidato sindaco per Malnate. Al campetto davanti alle scuole medie cittadine l’ex capogruppo della Lega in consiglio comunale ha organizzato una festa come primo appuntamento elettorale per la sua candidatura a sindaca per le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. La sua corsa, dopo la mossa di lasciare i simboli ufficiali e la Lega in particolare, sarà quindi da civica, con tre liste a supporto. Civica sì, ma fino a un certo punto: è vero che il suo nome non sarà accompagnato da movimenti di partito, ma è anche vero che il suo posto è sempre stato nel centrodestra e lo stesso vale per buona parte delle persone che andranno a comporre le liste.

E al parchetto davanti alle scuole medie è stata una vera festa con musica, buffet e anche merchandising con magliette e gadget a marca “LaCassina”. Poi è stato il momento delle parole, con diverse persone coinvolte a esprimere i primi concetti della campagna elettorale. Simona Calcagni, la diciottenne Aurora Alessi, Sebastiano Platania, Andrea Daniele e il presidente della consulta sportiva del Comune Davide Longo, ma anche Stefano Negro, fino a qualche giorno fa segretario cittadino della Lega, al quale è toccato spiegare lo strappo con il Carroccio: «Circa due anni fa ho dato la dedisponibilità di fare da segretario cittadino, con lo scopo di portare la Lega al governo cittadino. Ma il mio obiettivo poco interessava ai vertici provinciali che ci hanno proposto una strategia evidentemente non orientata alla vittoria ma volta esclusivamente ad accomodare a livello provinciale equilibri tra i partiti. Ci è stato chiesto dapprima di sostenere il candidato di Malnate Ideale, come se la Lega non avesse dignità o forza per esprimere un proprio candidato. Successivamente la segreteria provinciale si è allineata alla candidatura proposta da Fratelli d’Italia di Sandro Damiani. Anche questa scelta è stata fatta senza considerare le richieste della collettività. E così io e tutte le altre persone che avevano dato la propria disponibilità ad essere candidati nella lista Lega abbiamo deciso di lasciare il partito e sostenere civicamente e convintamente Paola Cassina per coerenza del percorso portato avanti a livello locale. In questi anni di consiglio, Paola è stata per tutti noi una guida sicura, che conosce bene le esigenze della collettività e che sa mettere in campo le competenze per affrontare le sfide. È ciò che Malnate ha bisogno per crescere e sono sicuro che con lei possa avere un futuro radioso».

E infine è stato il turno della candidata, Paola Cassina, che non ha nascosto un po’ di emozione per questo importante passo che la vede protagonista. «Il 25 aprile non è solo una data sul calendario – ha spiegato la candidata sindaca -, ma una giornata che ci ricorda che anche di fronte alle sfide più grandi possiamo trovare la forza di resistere e di lottare per un futuro migliore. Ed è con questo spirito di speranza e rinascita che ho scelto questa data per dichiarare pubblicamente il mio impegno verso una Malnate più giusta, inclusiva e solidale. È un momento per celebrare in modo fiero le scelte e il percorso che questo gruppo di lavoro ha deciso di intraprendere per guardare avanti e costruire una Malnate migliore per tutti. Abbiamo scelto il campetto delle scuole medie perché luogo simbolico, cuore pulsante della nostra comunità, per dare il via alla nostra campagna elettorale. Un posto aperto a tutti, pubblico, accessibile e simbolo di spensieratezza, divertimento e crescita. Desideriamo dare il via alla campagna elettorale con una festa, condividendo gioia e speranza con tutti i cittadini di Malnate. Grazie a tutti per condividere questa giornata speciale».

Con la metafora di un cavallo con un grande potenziale e talento al quale non veniva mai data l’occasione di correre, Paola Cassina ha spiegato – senza mai fare nomi – la sua situazione all’interno della Lega, ben chiarendo ai presenti quale fosse il suo stato d’animo al momento di scegliere, dopo quasi un ventennio di militanza, la decisione di lasciare il suo partito. «Il finale che voglio dare io a questa storia – ha proseguito Cassina – dipende dalle persone che oggi qui, insieme a me, sono pronte a correre e vincere. Fieri e a testa alta, lavoriamo tutti insieme per vincere questa corsa. Oggi mi rivolgo a tutti quelli che non credono più nella politica tradizionale, che finora ci ha amministrato. Abbiamo l’opportunità di fare la differenza in modo concreto e significativo. È possibile contrastare i partiti e le decisioni opportunistiche delle segreterie, oramai troppo lontane dai cittadini».

«Dopo 18 anni di militanza in un partito – ha proseguito l’ex capogruppo della Lega – ho finalmente sviluppato la volontà e la determinazione di cercare di influenzare le decisioni che le segreteriie partitiche hanno a lungo condizionato nella nostra comunità. Ho preso coraggio e ho rinunciato alla mia posizione di forza all’interno della Lega per scivolare fuori da ogni logica che ha portato in questi anni a candidature perdenti. C’è da dire che non mi sono ritrovata sola: al mio fianco molte persone si sono ritrovate in questa volontà non facile e non scontata, quella di lasciare il partito per il quale hanno investito tempo ed energia per avviare un terremoto. Abbiamo dato lo scossone al sistema ma l’intensità dipenderà dai cittadini, che avranno l’opportunità di trasformare questa onda in tsunami».
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«Nelle prossime settimane – le parole dal palco de “La Cassina” – presentermo le persone in lista e il programma. Intendo basare il mio mandato sulla meritocrazia: troppo spesso abbiamo visto decisioni politiche influenzate da interessi personali o di partito. All’interno delle tre liste che mi sostengono ci sono tante persone che non hanno mai fatto attività politica o amministrativa ed è per questo che è da oltre un anno che con il mio gruppo stiamo lavorando per la presentazione di un progetto ambizioso per trasformare i problemi del territorio a soluzioni condivise. Grazie a questo lavoro saremo pronti per andare e ricoprire le cariche di amministratori. Ho scelto di candidarmi sindaco dopo un lungo percorso di crescita amministrativa e politica sui banchi del consiglio comunale di Malnate e ho trasferito la mia sensibilità, la mia capacità di ascoltare, la mia lungimiranza e il mio modo originale di vedere le cose e concepire il mondo in un programma elettorale condiviso con questo gruppo di persone di grande valore, di sani principi e dalla visione strategica e puntuale del mondo cittadino.

«Sono un pubblicitario: sono abituata a lavorare nell’ombra per promuovere il successo degli altri – ha concluso Paola Cassina parlando della sfera personale -. Il mio approccio da amministratore sarà così: non sovraesposta mediaticamente ma percepirete il mio lavoro, il mio impegno e quello della mia squadra. I miei volori di riferimento sono: famiglia, fedeltà e trasparenza. Sono mamma di tre figli, due maschi e una femmina e ora sono in un’età che mi permette di investire energie anche fuori dalla famiglia anche se storicamente ho imparato a districarmi tra impegni di famiglia, lavoro, politica e cultura. Mi permetto oggi di chiedere la vostra fiducia e vi chiedo di investire il vostro prezioso voto nella mia persona e nella mia squadra. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e vi chiediamo di prenderne atto e di ricompensarla con la vostra fiducia che verrà trasformata in azioni concrete per la collettività perché crediamo nella valorizzazioni dei talenti individuali. Per noi oggi è un giorno di festa, voglio farvi sentire l’energia che questo gruppo di persone ha la voglia e la capacità di cambiare Malnate. Alla nostra crescita».
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