Martedì 23 aprile sarà il suo ultimo Consiglio comunale con il ruolo di sindaco: dopo due mandati come Primo cittadino, Vittorio Landoni vede all’orizzonte, sempre più vicini, l’8 e il 9 giugno – le date delle elezioni amministrative che porteranno uno dei due candidati – Fabiana Ermoni e Fabio Lorvetti – a succedergli.
Avrebbe potuto ricandidarsi per un terzo mandato, ma ha scelto di non farlo: «Ci sono dei momenti in cui bisogna lavorare con passione e altri momenti in cui bisogna lasciare spazio, campo e dare la possibilità ad altri di impegnarsi» ha spiegato, con il solito sorriso che rassomiglia a quello di un ragazzino che vorrebbe dire di più, ma che si trattiene.
Pacato, diplomatico, ma anche capace di determinazione e grinta: l’attuale sindaco di Gorla Minore ha mostrato momenti e atteggiamenti differenti, senza vacillare nonostante questo secondo mandato sia stato sicuramente tosto.
La pandemia da gestire come sindaco, sicuramente, è fra le esperienze che Landoni porterà sempre con sé, ma – se gli chiediamo di scegliere il momento che più gli è rimasto impresso in questi anni, ci porta proprio al 2020.
«Se ripenso a quei mesi, ricordo le emozioni e il nervosismo che provai iniziando a parlare direttamente con i gorlesi attraverso i video che condividevo sulla pagina istituzionale del Comune e sui social. E’ una forma di comunicazione che ho imparato a dover maneggiare e che mi ha reso un po’ insicuro all’inizio, ma di filmato in filmato mi sono accorto che stavo praticamente “entrando nelle case” delle persone, stabilendo con loro un dialogo in un evento così traumatico per tutti noi come il Covid e il conseguente lockdown».
«In quel frangente iniziai anche a telefonare ai gorlesi, avrò fatto più di mille chiamate in pochissimo tempo, ma era ciò di cui avevamo tutti bisogno: stabilire un contatto. Ecco, se guardo all’indietro e devo scegliere un ricordo, rispondo come il dialogo con i miei concittadini durante la pandemia sia un qualcosa che porterò sempre con me».
Fra ricordi ed emozioni personali, Landoni tiene a sottolineare anche il suo orgoglio per la risposta solidale dei gorlesi in quel frangente. «Siamo stati una vera comunità e auspico che tutti sapremo ricordare questo insegnamento, a volte temo che quella generosità si vada perdendo».
Il tempo passa intanto: mancano meno di cinquanta giorni e l’attuale sindaco di Gorla dovrà consegnare la fascia tricolore.
Intanto, oltre alla candidatura come consigliere comunale, ha da poco terminato il corso di abilitazione e entrerà nella Protezione civile: Vittorio Landoni non sa stare fermo, lo sappiamo.