“Per Cardano” come lista propositiva, aperta al cambiamento, attenta alla realtà sociale di Cardano al Campo: sono i valori espressi dal simbolo per le elezioni 2024 del gruppo che sostiene la candidatura a sindaco di Lorenzo Aspesi, ufficializzata due settimane fa.
«Già definire un nome è un risultato del lavoro che abbiamo affrontato insieme» dice Aspesi, nel corso della seconda conferenza stampa, in cui è stato presentato il simbolo ma è stata anticipata anche la lista di sedici nomi (la riportiamo nel successivo paragrafo).
Il lavoro fatto insieme è «un percorso che partiva dalle due liste civiche, Cardano È e Progetto Cardano». Recuperando gli elementi di significato (l’idea di presenza di Cardano È e la tensione propositiva di Progetto), è stato creato il nome di Per Cardano, sottolineando l’aspetto propositivo.
«Per richiama il nostro impegno costruttivo; poi nel simbolo sopra, ma un po’ più in piccolo, c’è il nome del candidato che si è messo a disposizione». Le linee curve delle fasce colorate richiamano «l’intenzione di essere come un occhio aperto, rappresenta l’attenzione alla città, anche a quel che è più nascosto e richiede attenzione».
Al nome e al simbolo è associato poi un motto: “Con noi per cambiare”, «un ulteriore segno di partecipazione».
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La lista di Per Cardano per le elezioni comunali 2024 a Cardano al Campo
Anche se la vera presentazione avverrà più avanti (del resto manca ancora un mese e mezzo alle elezioni), Aspesi ha comunque anticipato i nomi della lista. «Sono orgoglioso di questi sedici nomi, abbiamo cercato di lavorare su questi sedici ed è il meglio che potevamo ottenere».
Riprendendo quell’idea – richiamata nella sua prima presentazione – di attenzione a tutte le fasce di età, mostra un grafico, che mette a confronto la distribuzione per fasce di età della popolazione cardanese e quella dei candidati della listaù: la percentuale di candidati nelle fasce 18-30 e 31-45 è identica a quella del complesso della popolazione, nella fascia 46-60 è leggermente più alta la presenza candidati rispetto alla fascia, over 60 solo leggermente meno rappresentata della realtà.
In ogni caso il messaggio complessivo è chiaro: si è voluto dare una rappresentazione complessiva della realtà cardanese, partendo dal dato dell’età.
I nomi in lista: Sylvie Aigu, operatrice socio-sanitaria; Antonella Carnicelli, medico; Luciano Cirino, psicologo psicoterapeuta; Valentina Ferrati, studentessa in giurisprudenza; Andrea Franzioni, docente di lettere; Franco Guarrella, docente e dottore commercialista; Michela Marchese, dipendente pubblico; Elena Mazzucchelli, collaboratrice domestica; Massimo Poliseno, commissario di polizia; Rocco Putignano, medico; Marco Santore, odontoiatra, Paolo Saporiti, manager; Andrea Sironi, imprenditore informatico; Paola Torno, docente; Claudio Trevisan, dirigente industriale; Alice Vergazzini, psicologa.
Al lavoro per cambiare alle elezioni 2024
Viene richiamata la discontinuità forte rispetto al centrodestra: «Complice forse anche il Covid e altro, in questo abbiamo visto un modello comportamentale diverso dal nostro, che invece è legato a partecipazione e trasparenza» dice Aspesi. «Faccio un esempio: oggi parte la sperimentazione delle rotte di Malpensa: i cardanesi non hanno ricevuto alcuna informazione sulla sperimentazione, la commissione comunale specifica non è stata neppure convocata»
Il lavoro collettivo e partecipato è richiamato anche nei tempi con cui la lista sta presentando la sua proposta: «I dieci tavoli tematici, strutturati anche per cluster d’età, hanno prodotto tanti materiali: stiamo cercando di fare sintesi nel programma, il percorso non è finito, i tavoli verranno riconvocati. La nostra intenzione è tenerli vivi anche dopo, a fare da trait d’union tra la cittadinanza e l’amministrazione».
Negli ultimi anni è diventata diffusa, sopratutto nei Comuni sotto i 15mila abitanti, anticipare i nomi della giunta, senza attendere il risultato elettorale. Se la lista è ufficializzata, Aspesi anticiperà anche la sua squadra di governo? «Non credo faremo l’annuncio della giunta prima delle elezioni. Anche per essere perché tutti siano più liberi sulle diverse attività, senza “compartimentare” i vari argomenti.