Marco Scazzosi ha confermato ufficialmente la propria candidatura a sindaco di Marnate, alla guida di una coalizione di centro destra e una componente civica.

L’ex-sindaco (2014-2019) riprende così un cammino che aveva interrotto 5 anni fa quando decise di non ricandidarsi per sfidare la cognata Elisabetta Galli (poi eletta primo cittadino) e torna sulla scena «animato dallo stesso spirito di impegno civile e sociale e motivato da un ancor più determinato spirito di servizio e di cura per il benessere e la serenità dell’intera comunità di Marnate e Nizzolina» – si legga nella nota.

Il candidato sindaco ha poi ringraziato le forze politiche (con il centrodestra di nuovo unito cinque anni dopo la girata di spalle della Lega) e la componente civica, che hanno trovato in lui «un candidato di comprovata esperienza e capacità e daranno il loro pieno appoggio e sostegno alla lista, che si presenterà per le elezioni comunali dell’8 e 9 giugno».

Nella nota diffusa si legge che «la lista raccoglierà tra le sue fila soggetti che, a prescindere dalla fede politica, vorranno impegnarsi nel programma di progresso e sviluppo cittadino, che sarà presto illustrato in modo dettagliato». Il nuovo progetto politico eredita i valori delle precedenti esperienze, «rinnovato nelle idee e nelle proposte e attento alle sfide e ai cambiamenti della società».

Concludono dalla nuova lista, il cui nome sarebbe stato già deciso ma non ancora divulgato: «Marco Scazzosi torna all’impegno amministrativo guidando una lista nuova, che pone gli abitanti di Marnate e di Nizzolina al centro del progetto, e chiama a raccolta tutti i cittadini per avere quella fiducia e quel sostegno necessari a realizzare un programma ambizioso e indirizzato alla piena valorizzazione della propria comunità e luogo di vita e residenza».

L’attuale sindaco, invece, scioglierà la sua riserva nei prossimi giorni (il 2 aprile ci sarà la conferenza di fine mandato) ma già si profila una sfida in famiglia con la possibile presenza del terzo polo di Luca Vergani a fare da terzo incomodo.