La notizia di giornata, sul fronte politico e in vista delle amministrative 2024, è la virata improvvisa di Paola Cassina a Malnate: uscita dalla Lega e pronta a un percorso da candidata indipendente. Una mossa che potrebbe riaprire il tavolo a Malnate.

Malnate è il Comune più popoloso al voto a giugno 2024, più o meno al pari con Samarate. Poi c’è un terzo Comune vicinissimo alla soglia dei 15mila abitanti, vale a dire Cardano al Campo.

È su questi tre Comuni che si gioca la partita dentro il centrodestra, con Fratelli d’Italia che sta con il fiato sul collo alla Lega: i meloniani vogliono contare di più, vogliono che gli equilibri in provincia riflettano il momento fortunato che stanno vivendo. La Lega cerca di tenere il punto, mentre Forza Italia è più in affanno (ma la squadra di coordinamento degli Azzurri è stata ufficializzata solo oggi dal neo segretario Simone Longhini).

E dunque a chi andranno i tre candidati sindaci?
In due Comuni su tre la partita è apertissima. A Cardano al Campo il sindaco uscente, Maurizio Colombo, non si ricandida, nonostante fosse al primo mandato. Per la Lega è un punto a sfavore, Fratelli d’Italia punta a prendersi il candidato (ma per ora non fa nomi).
C’è in corso una trattativa con i centristi ed è ri-saltato fuori un nome, Giacomo Iametti, già candidato una dozzina di anni fa con Forza Italia. Nome che potrebbe non essere sgradito alla Lega, per “arginare” FdI.

A Malnate la partita sembra apertissima: Paola Cassina poteva essere il nome della Lega, ora ha cambiato radicalmente approccio, punta tutto su un percorso “civico”. Potrebbe mettere d’accordo Fratelli d’Italia? Pare di no. Forza Italia metterebbe in pista Sandro Damiani, potrebbe saltare fuori anche una proposta di Malnate Ideale. Situazione ancora apertissima.

Tutto il contrario a Samarate, dove invece il sindaco uscente (al primo mandato) Enrico Puricelli – leghista – è pronto al secondo “giro”, nonostante debba affrontare le cure per una malattia, di cui ha deciso di parlare a viso aperto ufficializzandola con una intervista.
Fratelli d’Italia si è fatta sentire con un comunicato in cui metteva sul piatto l’esigenza di discontinuità, più sui temi che sul candidato sindaco.

Insomma: la Lega avrebbe un candidato sindaco, mentre ancora aperta rimane la trattativa sugli altri due Comuni “maggiori”. Nell’equazione elettorale poi ci sono ovviamente altre caselle, Comuni magari meno popolosi ma rilevanti, come Sesto Calende dove un possibile passo indietro dell’attuale sindaco, il forzista Buzzi, potrebbe riaprire la partita.